Maltrattamenti in famiglia, marito condannato: un anno e quattro mesi

MANTOVA –  Otto anni di angherie e vessazioni, sia fisiche che verbali, da lui perpetrate ai danni della propria moglie. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni era quindi finito a processo un 38enne italiano residente ad Asola. Nello specifico i fatti risalivano al periodo compreso tra il 2012 e il 2020 quando l’uomo, spesso a causa della sua cronica dipendenza da alcol e droghe, si era reso responsabile di svariati episodi violenti in ambito domestico. Una vicenda finita a sua volta sotto la lente degli inquirenti nella primavera del 2018 a seguito di un intervento dei carabinieri nell’abitazione della coppia su impulso dei vicini di casa. Una situazione andatasi però ristabilendosi via via, così come dichiarato altresì dalla stessa persona offesa – non costituitasi parte civile al giudizio – a fronte della totale disintossicazione e riabilitazione dell’uomo. Ieri, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, l’imputato è stato quindi condannato dal giudice Maria Silvia Siniscalchi a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa e non menzione per fatti contestati fino al marzo del 2019, stante l’attenuante dell’aver agito pressoché sempre sotto l’effetto di stupefacenti. Due mesi in meno di quanto invece chiesto dal pubblico ministero in requisitoria. Non luogo a procedere infine per il secondo capo d’accusa a fronte dalla mancata presentazione di querela di parte.