Meglio pensare alle case di riposo che ai centri giovanili

MANTOVA – Alla data odierna, la fotografia della popolazione mantovana evidenzia una netta prevalenza di capelli grigi. Il numero dei residenti del capoluogo con un’età superiore ai 65 anni risulta pari 12.418 su un totale di 49.258 abitanti, ovvero il 25,21%. Praticamente un mantovano di città su quattro è in pensione, e nella fascia da zero a 18, come si evince dalle liste elettorali, il novero si riduce a poche migliaia. Una disparità che fa suonare il campanello d’allarme di Forza Italia, che ieri ne ha trattato diffusamente nella sede di via Calvi con il senatore Enrico Pianetta, l’on. Annalisa Baroni, coordinatrice provinciale, col capogruppo il Comune Pierluigi Baschieri, con Amedeo Boccola responsabile dei “seniores” azzurri di Mantova, e con il vice segretario provinciale Romano Arioli.
Dall’analisi dei dati demografici Mantova risulta essere la città della Lombardia con l’indice di vecchiaia più alto, dato il rapporto percentuale tra gli ultra-65enni e quello dei giovani fino ai 14 anni. Parliamo del 218,97%. A questo si aggiunga il fatto che non tutti i soggetti anziani del capoluogo presentano un adeguato livello di autosufficienza: tanti di loro addirittura non godono nemmeno di una rete familiare in grado di accudirli.
Da qui partono le iniziative dei berlusconiani locali per proporre una mozione che verrà presentata prossimamente in consiglio comunale al fine di istituire la figura del “garante per i diritti degli anziani”.
Non dovrà trattarsi di un ruolo di facciata, precisano gli azzurri, bensì di una figura di garanzia per la terza età, istituto indipendente che operi da stimolo alla promozione di iniziative volte al l rispetto dei diritti di tutte le persone anziane in relazione all’operato dell’amministrazione comunale, anche in rapporto agli altri enti territoriali e a soggetti del mondo no profit. Insomma, tale garante dovrà agire non come un organo sovra-ordinato, o subordinato, ma come figura super partes e di garanzia a tutti gli effetti.
Per lo svolgimento dei propri compiti, precisano i forzisti, la funzione del garante dovrà essere gratuita e ricoperta da una figura estranea alla politica, con un curriculum vitae di tutto rispetto. «Città come Roma e Genova, grazie alle istanze di Forza Italia, si sono già dotate di questa nuova figura istituzionale e i gruppi consiliari del nostro partito stanno proponendo il garante anche in tanti altri comuni – precisano al tavolo –. Vero è che i servizi offerti dai vari enti agli anziani non mancano, ma ad essere assente è la rete di collegamento che permette all’anziano di essere seguito».