Pagelle ai manager sanitari, Mara Azzi terza in Lombardia

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MANTOVA  Terzo gradino del podio per il direttore generale dell’Asst Mantova Mara Azzi, nell’ambito delle “pagelle” per l’anno 2022 assegnate ai manager della sanità lombarda (8 Ats, 27 Asst e dell’Areu) dalla direzione generale del Welfare regionale per il “raggiungimento degli obiettivi aziendali di interesse regionale”. Con una valutazione di 91 punti su 100 Azzi si è infatti piazzata al terzo posto di questa speciale classifica.
Dal punteggio dei dg dipende l’incentivo economico annuale loro e della direzione strategica, fino a un massimo del 20% del trattamento annuo: fatto cento questo “tesoretto“, che è pari a 30.987,41 euro (al netto degli oneri riflessi) per un direttore generale e a 24.789,93 euro per un direttore amministrativo, sanitario o sociosanitario, il “voto“ corrisponde alla percentuale assegnata, purché la valutazione superi i sessanta centesimi. I 36 direttori generali sono tutti ben oltre la sufficienza: dal primo all’ultimo la forbice è di appena dieci punti.
Rassicurante, considerando che le “pagelle”, pur basandosi su obiettivi raggiunti dalle aziende sanitarie, sono lette anche come un indice di gradimento. E queste sono le ultime prima delle nomine che a fine anno ridisegneranno i vertici della sanità pubblica nella Regione per il prossimo quinquennio. In testa alla classifica ci sono i brianzoli: l’Ats e l’Asst di Monza, con i dg Carmelo Scarcella e Silvano Casazza (che prima dirigeva proprio l’Ats della Brianza) appaiati a 93 punti, che valgono un premio di 28.818,30 euro per loro e fino a 23.054,64 netti per i loro dirigenti strategici. Seguono, con 92, Elisabetta Fabbrini dell’Asst Nord Milano (morta lo scorso aprile dopo aver lottato contro un male incurabile) e Claudio Sileo dell’Ats di Brescia; poi Mara Azzi e Alberto Zoli, dg dell’Areu, con 91 punti e, primi a Milano con 90 su 100, il direttore generale dell’Ats Metropolitana Walter Bergamaschi e quello dell’Asst dei Santi Matteo Stocco, insieme alla dg dell’Ats di Pavia Lorella Cecconami.
Quattro dg (Marco Trivelli, Massimo Lombardo, Maurizio Galavotti e Paolo Favini, delle Asst Brianza, Civile di Brescia, Valcamonica e Lecco) hanno 89 punti; un pattuglione di dieci manager è invece a quota 88 (l’Ats dell’Insubria e le Asst Niguarda, Papa Giovanni, Bergamo Ovest ed Est, Cremona, Pavia, Ovest Milanese, Martesana e Sette Laghi dove il commissario Giuseppe Micale ha assegnato l’incentivo all’ex dg Gianni Bonelli, passato a Fondazione Mondino), sei a 87 (i dg dell’Ats Montagna e delle Asst Lariana, Crema, Rhodense, più Mario Alparone, fratello del vicepresidente della Regione, che ha lasciato l’Asst del Garda per Finpiemonte, e Alessandro Visconti, passato dalla Fatebene-Sacco all’Agenzia dei controlli), cinque a 86 (Ats di Bergamo e Valpadana, Asst Valtellina, Lodi e Pini-Cto). Chiudono la classifica Eugenio Porfido dell’Asst Valle Olona, 85 punti, e Mauro Borelli (già in pensione) della Franciacorta, con 83 che valgono comunque un premio di circa 24mila euro netti. In realtà, un terzo abbondante dei dg ha raggiunto o si avvicina all’età pensionabile, anche se solo il primatista Scarcella non figura più nell’elenco degli idonei del Ministero della Salute, provvidenzialmente riaperto l’anno scorso innalzando l’età limite da 65 a 68 anni. (lor)

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