Perseguita di nuovo la ex, stalker recidivo arrestato

Ai domiciliari 40enne a dicembre era denunciato per lo stesso reato

MANTOVA Solo lo scorso dicembre era stato denunciato dai carabinieri di Fabbrico in provincia di Reggio Emilia per una serie di gravi condotte persecutorie perpetrate ai danni dell’ex moglie. Evidentemente non pago di questo provvedimento un 40enne residente nel mantovano è finito nuovamente per mettersi nei guai. Il tribunale emiliano infatti gli aveva imposto il divieto di comunicare con l’ex consorte, di avvicinarsi alla casa e a qualunque altro luogo da lei frequentato, da cui doveva mantenere una distanza di almeno 500 metri; ma l’uomo violando in maniera reiterata la misura restrittiva impostagli ha continuato ad importunare l’ex attraverso messaggi e telefonate (ben 400 i contatti registrati dagli uomini dell’Arma) indirizzate sia alla donna che al figlio nel tentativo di riallacciare i rapporti. Episodi, quelli riscontrati dai militari segnalati alla procura reggiana che a sua volta ha chiesto ed ottenuto dal giudice un inasprimento della misura cautelare. A carico dello stalker recidivo è quindi stata disposta l’applicazione degli arresti domiciliari. L’uomo, dopo la separazione dalla moglie aveva iniziato a perseguitarla con minacce e molestie ripetute. Comportamenti che si erano interrotti temporaneamente solo quando lei lo aveva denunciato, ma che erano poi ripresi a settembre sfociando anche in un episodio di violenza sessuale. Nei confronti dell’uomo i carabinieri di Fabbrico due mesi fa avevano eseguito una misura emessa dal gip che prevedeva il divieto di dimora nel comune di residenza della donna, divieto di comunicare con lei e di avvicinarsi alla casa e a qualunque altro luogo frequentato dall’ex moglie, da cui doveva mantenere una distanza di almeno 500 metri. Tra i comportamenti alla base della misura lo stalking con molestie telefoniche a qualsiasi ora, aggressioni consumate anche davanti ai figli, minacce di morte e appostamenti sotto casa. A tali accuse si aggiunsero quelle di violenza sessuale e lesioni personali per un episodio di fine novembre quando l’indagato avrebbe teso un agguato alla ex: al suo arrivo sotto casa l’avrebbe gettata a terra, trascinata e molestata.