Gang dei trattori: pene definitive, cinque in carcere

MANTOVA – All’alba dell’altro ieri la Polizia di Stato ha dato esecuzione agli ordini per la carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Bologna, nei confronti di cinque componenti di un’associazione a delinquere, che nel maggio del 2021 – al termine di un’attività di indagine condotta dal Commissariato di Carpi e protrattasi per quasi un anno da settembre 2019 – erano stati gravemente indiziati della commissione di furti di trattori, attrezzature e materiale edile, in danno di aziende agricole, e della loro successiva rivendita all’estero. Una volta rintracciati i 5 soggetti sono stati quindi condotti in carcere. Devono espiare pene residue rispettivamente di 6 anni e 15 giorni; 5 anni e 4 mesi; 4 anni, 1 mese e 8 giorni; 3 anni, 4 mesi e 3 giorni; 2 anni, 11 mesi e 11 giorni. La banda composta da persone di etnia sinti poteva contare su una fitta e capillare rete di ricettatori, in particolare sulla cooperazione di un gruppo criminale campano, per “piazzare” i trattori all’estero. L’attività di indagine aveva preso avvio da alcune denunce sporte da imprenditori che avevano subito il furto di trattori agricoli. Tra questi anche un imprenditore di Moglia a cui, nell’ottobre 2019 era stato rubato un trattore John Deere del valore di circa 55mila euro. Gli investigatori avevano raccolto una serie di elementi comprovanti che all’interno del gruppo criminale, i cui membri erano per lo più legati da vincoli di parentela, non vi era solo un semplice accordo tra le parti, ma una vera e propria associazione a delinquere in cui ogni sodale aveva un proprio ruolo prestabilito. Anche le mogli degli indagati collaboravano attivamente, accompagnando i coniugi durante i sopralluoghi diurni al fine di non destare sospetti. I furti venivano organizzati prevalentemente di sera e di notte, in zone appartate con un raggio di azione esteso alle campagne del Modenese, Reggiano e Mantovano, dopo preventivi e circostanziati sopralluoghi. La merce rubata, in attesa di essere caricata su autoarticolati per il trasporto in Campania, veniva custodita in casolari o capannoni in disuso e abbandonati ubicati nelle campagne dei comuni limitrofi al luogo del raid. In totale alla gang erano stati attribuiti 18 furti in aziende agricole, per un totale di 20 trattori rubati, oltre ad altri 13 furti di attrezzature agricole e materiale edile.