Piano Mantova, proroga per plateatici e via libera all’installazione dei funghi

MANTOVA – Novità in vista per quanto concerne l’utilizzo degli spazi esterni dei pubblici esercizi cittadini. La giunta del sindaco Mattia Palazzi ha infatti deciso di prorogare i plateatici allargati gratuiti in uso alle attività commerciali fino alla fine dell’anno, in sintonia con quanto disciplinato dalla legge nazionale. La collocazione degli arredi dei plateatici dovrà rispettare quindi le regole sul distanziamento sociale minimo e le linee guida regionali stabilite per la prevenzione dal contagio pandemico. La giunta ha inoltre approvato anche l’adozione di una procedura semplificata per l’installazione di funghi elettrici o a gas. Questa misura, volta a sostenere le attività oggi penalizzate dalla chiusura anticipata fissata alle ore 18, avrà come vantaggio quello di non dover richiedere necessariamente l’autorizzazione della Soprintendenza. La domanda va semplicemente rivolta, infatti, allo Sportello Unico del Comune di Mantova, che con la collaborazione della Polizia Locale, verificherà in loco il rispetto delle normative di sicurezza e di distanziamento.
Il posizionamento degli elementi riscaldanti dovrà altresì avvenire in piena sicurezza e nel rispetto di quanto previsto dal codice della strada, dovrà consentire il passaggio pedonale, dei mezzi di soccorso e del trasporto pubblico, e infine non dovrà essere d’ostacolo alla viabilità, alla sicurezza e alla fruibilità dei marciapiedi da parte dei pedoni. Inoltre, per i pubblici esercizi che offrono il servizio di delivery è stata ripristinata come nei mesi scorsi la misura che prevede l’assegnazione di un pass per permette a queste attività di poter effettuare le consegnare a domicilio anche in zone a traffico limitato.
L’assessore al commercio Iacopo Rebecchi ha così commentato: «Con queste misure, da una parte vogliamo aiutare i pubblici esercizi che hanno più difficoltà ad ospitare i clienti all’interno e dall’altra garantire il distanziamento anche nella stagione invernale».