Premio al Merito, 323 studenti premiati da Confindustria

MANTOVA La lunga tradizione del Premio al Merito ha raggiunto il 60º anno e stamane il Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Mantova, insieme alla Fondazione Banca Agricola Mantovana, hanno voluto attestare a tutti gli studenti usciti con il massimo dei voti un riconoscimento per il loro valore. La manifestazione ha celebrato l’eccellenza di ben 323 diplomati mantovani, un vero e proprio record che è stato sottolineato anche dal presidente dei GGI Vittorio Marenghi durante il suo discorso di apertura: “Grazie a tutti voi perché ci ricordate di quanto possa essere eccezionale la risposta dell’essere umano di fronte a ostacoli imprevisti e debilitanti“. A differenza degli anni scorsi, è stato scelto di premiare questi giovani ragazzi e ragazze con un’esperienza formativa e informativa all’interno di una delle 30 aziende associate a Confindustria. Quest’iniziativa, promossa dal presidente Marenghi, ha l’obiettivo di fare conoscere da vicino le eccellenze industriali e imprenditoriali del territorio, nell’ottica di favorire sempre più l’interazione tra sistema scolastico e mondo produttivo. A tal proposito, tra gli ospiti presenti in mattinata, vi era il CEO e Co-founder della start-up Acquainbrick, l’imprenditore Cristian Creati, che ha voluto offrire ai ragazzi un spunto su cui riflettere attraverso queste parole: “Scalate la vetta per acquisire un punto di vista diverso sul mondo, non per farvi vedere dal mondo. Riconoscete a voi stessi quanto poco sapete, e cercate di migliorarvi sempre. Non sprecatevi in un impiego che non amate, ma sognate in grande e pensate con la vostra testa”. Il presidente di Confindustria, Edgardo Bianchi, ha voluto sottolineare un altro grande aspetto, cioè il ruolo fondamentale dei genitori e più in generale della famiglia: “Spesso sono alle spalle del successo dei loro figli e non va mai dimenticato il loro sacrifico, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile”. Durante l’ultima parte della manifestazione hanno parlato anche i neodiplomati, che hanno colto l’occasione per ringraziare le rispettive famiglie e mostrarsi estremamente curiosi di provare in futuro esperienze all’estero, che possano arricchire le loro capacità da mettere poi a disposizione in Italia.