MANTOVA In diminuzione rispetto al 2017 i reati in genere con particolare riferimento a furti, rapine e violenze sessuali. Come da consuetudine il Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova, retto dal Colonnello Fabio Federici, ha licenziato i dati relativi all’attività e ai risultati d’indagine conseguiti dall’Arma mantovana nell’anno appena trascorso.
Attività di prevenzione e contrasto: quest’anno gli indicatori di tutti i reati hanno riscontrato un calo generale della delittuosità pari al 6,17% dei reati commessi sul territorio provinciale, con particolare riferimento ai furti (-5,8%), alle rapine (-12,6%), alle violenze sessuali (- 21%). Calo, tra l’altro, sostenuto da un contrasto al crimine concretizzatosi in circa 270 persone arrestate e 3.300 denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Comunque, seppur in diminuzione, sono ancora troppe le denunce presentate per i furti, tra i quali quelli in abitazione e pertanto per fronteggiare nel 2019 questa odiosa fenomenologia è stata costituita, anche su indicazione del Generale di Brigata Antonio De Vita, Comandante della Legione Carabinieri “Lombardia”, una specifica “Task Force” che provvederà ad esaminare la filiera dei casi criminali nonché la serialità degli stessi, catalogando episodi simili per poter ulteriormente abbattere il numero dei reati consumati. Nel 2018, inoltre sono stati effettuati più di 30.000 servizi preventivi, nel corso dei quali sono state identificate circa 130.000 persone e controllati 95.000 mezzi. In particolare, è da evidenziare come quest’azione sinergica, coordinata dalla prefettura e svolta d’intesa con la questura, ha portato a scoprire gli autori di 370 furti e 32 rapine. Al riguardo, analizzando i dati delle persone individuate quali autrici di reati predatori si può affermare che questo fenomeno è frutto del cosiddetto pendolarismo criminale. Sempre in materia di misure di prevenzione personali, nel 2018, sono stati applicati 32 avvisi orali e 3 sorveglianze speciali.
Attività di contrasto alle tossicodipendenze: in merito, al problema dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati deferiti complessivamente 84 soggetti, di cui 21 in stato di arresto, e sequestrati 14 chilogrammi di stupefacenti tra cocaina, eroina, hashish e droghe sintetiche. Contestualmente, l’incremento dei controlli in fase preventiva, anche con l’ausilio di unità cinofile in scuole e i locali notturni, ha portato ad un aumento dei soggetti assuntori di stupefacenti segnalati al Prefetto, del 15% in più rispetto allo scorso anno. Uno sforzo particolare ed intenso del Comando Provinciale è stato posto in essere per infrenare l’uso sia di sostanze alcoliche che di sostanze stupefacenti tra i giovani, finalizzato a sensibilizzare le giovani generazioni sia con specifici servizi sulla strada (svolti anche con l’ausilio dell’etilometro), che hanno portato alla denuncia a piede libero per guida in stato ebbrezza, e relativo ritiro di patente, di 130 persone, sia tramite gli incontri per la diffusione della legalità negli Istituti scolastici della provincia, oltre che con i controlli nelle fasce orarie di ingresso ed uscita degli studenti. L’impegno in questa direzione, che continuerà ed anzi sarà incrementato con ulteriori iniziative per il 2019, può essere riassunto per l’anno scolastico 2017-2018 nelle 52 conferenze inerenti alla “Cultura della Legalità” che sono state tenute da Ufficiali e Sottufficiali dell’Arma nei diversi plessi scolastici della provincia, a cui hanno partecipato 2.675 studenti.
La criminalità organizzata: in merito allo sfruttamento degli immigrati clandestini nel “Distretto della calza”, ma non solo, è presente un fenomeno tipicizzato quale quello dei laboratori legali o illegali che sfruttano manovalanza clandestina di etnia cinese nonché favoriscono il fenomeno del caporalato. In tale quadro, lo sforzo di contrasto è in atto da tempo a mezzo di una specifica task force provinciale, coordinata dal Maggiore Simone Toni, Comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, che, nel 2018, ha portato a controllare 59 aziende con 26 persone arrestate e 43 deferite all’autorità giudiziaria, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative e penali pari a circa 1 milione di euro. Tale modello operativo, che sta fortemente riducendo il fenomeno, è stato analogamente adottato, nell’estate scorsa, anche per il contrasto al lavoro nero (cd. “caporalato”) nei campi agricoli (raccolta dei meloni e simili contesti) con i seguenti risultati: 15 aziende controllate; 13 persone tratte in arresto; 8 deferiti in stato di libertà; 206mila euro per sanzioni amministrative irrogate. Per quanto riguarda le associazioni di stampo mafioso il Comando Provinciale dell’Arma ha avanzato nel 2018 alla Prefettura 15 misure di richieste interdittive antimafia nei confronti di altrettanti imprenditori.
Il fenomeno degli omicidi
Riguardo il fenomeno degli omicidi, che ha visto il 2018 essere particolarmente colpito, con ben 4 casi perpetrati, tutti scoperti dal Reparto Operativo di Mantova, comandato dal Tenente Colonnello Carmelo Graci, intervenuto a supporto delle diverse Compagnie territoriali, si può purtroppo solo prendere atto che tali efferati delitti si sono consumati per la grande maggioranza tra le pareti domestiche, come l’ultimo caso scoperto e risolto dalla Compagnia Carabinieri di Viadana, comandata dal Capitano Gabriele Schiaffini.
I reati ambientali e la tutela dell’ambiente: ormai i Carabinieri forestali, in provincia di Mantova comandati dal Colonnello Alberto Ricci, rappresentano una realtà operativa pienamente efficiente dell’Arma a garanzia della tutela dell’ambiente, e costituiscono una branca operativa di punta ad altissima competenza e professionalità in grado di assicurare, mediante l’accertamento delle violazioni di reato e/o amministrative delle norme di legge sia speciali sia del codice penale in materia di tutela ambientale e di contrasto alle “ecomafie”, ogni anno pregevoli risultati, in questa provincia ammontanti a 775 controlli effettuati che hanno determinato la contestazione di 40 illeciti amministrativi e la denuncia all’autorità giudiziaria di 17 persone.
Le principali indagini condotte nel 2018: tutti i successi investigativi sono il frutto dell’importante intesa investigativa instauratasi con la Procura della Repubblica di Mantova, guidata dalla dottoressa Manuela Fasolato. Tra le attività di maggior rilevanza condotte emergono le indagini relative ai più efferati fatti di sangue come la complessa indagine dell’omicidio Tallarico, nonché il cold case concernente il delitto del gioielliere di Suzzara Gabriele Mora, inchieste condotte e risolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, comandato dal Sottotenente Claudio Zanon. (l.n.)
Reati in calo nel 2018, presto la nuova task force dei Cc contro i furti
Particolare attenzione anche a caporalato e lavoro nero: in dodici mesi