Regolamento di conti fra spacciatori: due arresti in città

MANTOVA – Avevano teso un agguato a un marocchino 36enne che era stato ferito gravemente con diverse coltellate. Per quel fatto, accaduto lo scorso 7 novembre a Verona nel quartiere Borgo Venezia sono finiti in carcere due uomini residenti a Mantova:  Giuseppe Coppola, 50 anni, e  Ahmed Aribat, 27 anni. Il primo era stato individuato e arrestato nella sua abitazione di viale Risorgimento dalla Squadra Mobile di Mantova già lo scorso 26 novembre. Il secondo è stato invece rintracciato l’altro ieri pomeriggio in un appartamento di Te Brunetti, dove si era nascosto a casa di una sua connazionale. Entrambi sono accusati di rapina e lesioni gravissime per una vicenda che fin da subito è stata inquadrata dagli investigatori come un regolamento di conti fra spacciatori di droga. Per questo motivo, dunque, Coppola e Aribat si erano appostati sotto casa di un 36enne marocchino residente a isola della scala ma di fatto domiciliato a Verona in via Spolverini. I due avevano aspettato che uscisse di casa verso le 17 per fare scattare l’aggressione. Il 36enne era andato a fare la spesa in un negozio di orto-frutta ed era poi salito su una vecchia Audi quando i suoi aggressori lo avevano raggiunto aprendo la portiera per trascinarlo sul marciapiede dove uno lo aveva colpito con più fendenti mentre l’altro lo prendeva a calci. Tutto questo sotto gli occhi di diversi passanti e della donna che era con il 36enne. Le indagini della Squadra Mobile di Verona erano state subito indirizzate agli ambienti dello spaccio di droga e proprio quella pista aveva portato gli investigatori scaligeri a Mantova. Grazie al lavoro d’intelligence in sinergia con la Squadra Mobile virgiliana veniva individuato uno dei due ricercati, Giuseppe Coppola, personaggio già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, che nei mesi scorsi aveva ricevuto un foglio di via dal questore di Mantova  Paolo Sartori. Più complicato è stato trovare Aribat. Il marocchino infatti non aveva una dimora fissa. Gli agenti della Mobile lo rintracciavano nell’appartamento di una sua connazionale nel quartiere di Te Brunetti dove l’altro ieri pomeriggio hanno fatto irruzione. Il 27enne non ha opposto resistenza all’arresto. Dalla perquisizione sono spuntati oltre 1200 euro, un cutter, del materiale per il confezionare dosi di droga e alcuni telefonini.