MANTOVA – Consegna dei lavori il 18 febbraio, dopo due mesi di cantiere. Era questa la data stabilita sul cartello di gerenza dell’intervento sulla sponda lacuale di Belfiore, nel tratto di lago designato come balneabile dall’Arpa e dal ministero dell’ambiente. Il tutto per un importo di poco superiore ai 60mila euro, a integrazione di un investimento complessivo di oltre 300mila. Eppure, per chi accosti le transenne nel tratto prospiciente il chiosco “La zanzara”, la sensazione è che i lavori siano ancora ben lontani dall’essere ultimati.
Non si trattava invero di un’operazione sbrigativa, tenuto conto che il disegno finalizzato a rendere fruibile anche per la balneazione quel tratto strategico di lago ha dovuto comportare anche un intenso intervento di bonifica dei fondali per liberarli da detriti, palificazione e possibili residuati bellici, prima di mettere in azione le ruspe sulla sponda. La quale doveva essere corredata di spiaggetta, arredo e persino di un pontile.
Proprio i lavori su quest’ultima struttura sono andati in dilatazione temporale, come conferma l’assessore all’ambiente Andrea Murari. La ditta esecutrice, la Folicaldi costruzioni di Borgo Virgilio e l’impresa subappaltatrice Reggiani nelle settimane scorse hanno lamentato il mancato arrivo dei materiali necessari a completare l’intervento e hanno pertanto chiesto una proroga sui tempi. Proroga concessa, con i tempi di cantiere che arriveranno ad aprile.
«Il cantiere sta per finire, e l’impresa ha chiesto una proroga di 45 giorni, che scadrà il l8 di aprile per un ritardo nella fornitura delle assi in legno. Dove è stato realizzato il consolidamento spondale con la realizzazione della spiaggetta in ghiaia è già stata riseminata l’erba» conclude Murari.
Frattanto, sul lato opposto, in zona Canottieri, l’altro punto definito balneabile dagli organismi di controllo, qualcos’altro si muove. Lo stesso neo-presidente Aldo Lancia ha annunciato all’ultima assemblea dei soci iniziative natatorie e ludiche a partire da gare di nuoto libero nel lago.
