Stress, boom di auto-licenziamenti: 12.500 nel 2022 e +20% in due anni

MANTOVA Difficile è trovare lavoro, ma anche chi ce l’ha non sempre se lo tiene ben stretto. Anzi, da un report della Cisl lombarda, confortata dalla Cisl Asse del Po di Mantova, si evince che nel Mantovano gli auto-licenziamenti (o dimissioni volontarie che dir si voglia) sono saliti a quota 12.550 nel 2022, ultimo anno censito, con un incremento del 5% rispetto all’anno prima, e addirittura del 20% rispetto ai numeri del 2019.
«Sono numeri che rappresentano un campanello d’allarme: dentro l’epoca della Great resignation, la ricerca realizzata da BiblioLavoro sulla base dei dati dell’Ufficio vertenze delle diverse sedi Cisl presenti in Lombardia, ha analizzato i nuovi fattori di attrattività del lavoro nella società che cambia», commenta il segretario territoriale Dino Perboni. La ricerca ha coinvolto oltre 2mila lavoratori della regione, e in questo campione ci sono lavoratori mantovani che hanno rassegnato le proprie dimissioni volontarie, mettendo in luce come stiano cambiando i fattori che rendono un lavoro attrattivo e soddisfacente tra giovani e meno giovani.
«Non sono più fattori oggettivi come la retribuzione a rendere un lavoro soddisfacente, ma fattori più soft di carattere più sociale e psicologico, come evitare un eccessivo carico di stress o l’accesso a misure di conciliazione tra vita lavoro e vita personale» spiega ancora Perboni.
I settori più interessati da questi auto-licenziamenti risultano essere il terziario, il commercio e le attività di ristorazione. Ma un altro dato interessante viene sottolineato dalla ricerca: «Dal report – conclude il segretario Perboni – si evince che sei lavoratori su dieci avevano già un’alternativa quando hanno deciso di dimettersi, ma il 40% ha fatto un salto nel vuoto non avendo ancora una prospettiva».
Insomma, sembra evidente che quasi la metà dei lavoratori dimissionari dispone già di un “paracadute”, spesso rappresentato dalle famiglie di origine: la qualità della vita è per taluni meno sacrificabile sull’altare del denaro; occupazione deve in sostanza fare rima con soddisfazione.