Te, in arrivo un parco da 8 milioni di euro

MANTOVA Per il sindaco  Mattia Palazzi è un sogno che si va a realizzare. Per il progettista milanese  Emanuele Bortoletti è un vuoto funzionale che si va a riempire. Visto da un’angolatura amministrativa è un’ambizioso disegno di riqualificazione da 8 milioni di euro che il Comune scommette di portare a compimento entro il 2024 in tre step, dei quali sono il primo ad oggi trova copertura finanziaria con 1 milione di euro già piazzati nel piano triennale delle opere pubbliche; gli altri, assicura il sindaco, arriveranno. Il tutto per fare del vecchio ippodromo e dei due campetti di calcio in esso inglobati, parole dell’architetto, un’arena verde servita, servibile, presidiata, ospitale e polifunzionale. Un’arena ripartita a sua volta in tante arene circolari minori da 20 metri quadrati ciascuna, entro le quali i cittadini troveranno di tutto e di più: dall’area concerti all’area poesia, dallo spazio giochi per i bimbi a una maxi scacchiera, dal deposito-noleggio bici al giardino botanico, e forse anche una biglietteria esterna di Palazzo Te…
E i campi di calcio? Quelli entro l’anno andranno via per essere realizzati in sintetico e messi a disposizione delle società nei vicini spazi del San Pio X di via Guerra.
Insomma, un progetto di ampio respiro quello che ieri è stato presentato nello “Spazio Te” della villa giuliesca, unitamente allo studio di fattibilità, dallo stesso sindaco, dal progettista milanese Bortolotti attivo in uno studio specializzato in studi paesaggistici, dall’assessore alle opere pubbliche  Nicola Martinelli, affiancati dal soprintendente  Gabriele Barucca.
Secondo i piani dell’amministrazione, il tutto verrà articolato in tre distinti lotti funzionali. Il primo (già finanziato) servirà appunto a liberare i 53mila metri quadrati da uno dei due campetti di calcio. Il secondo, nel 2021, anch’esso da 1 milione, sposterà il secondo campetto e inizierà a mettere mano all’area dell’esedra. Il terzo, da 5 milioni, inizierà nel 2022 a riqualificare il tutto dalle prime alle seconde Aquile, oltre alla grande arena, entro il cui anello perimetrale, parte verde e parte pavimentato, si affacceranno boschetti circolari per ospitare attività sportive, ricreative, passeggio e sosta.
Il progettista parla di «architetture vegetali facilmente accudibili con costi contenuti» costituiti da essenze non troppo elevate (faggi, carpini, aceri campestri). All’esterno del perimetro invece, con funzione di mascheratura dello stadio, alberi ad alto fusto e a chioma più vasta.
Nei piccoli giardini interni fiori stagionali o piante perenni a tema, prati fioriti stagionali, installazioni artistiche, sculture e land art, giochi tematici per bambini, giochi tradizionali, il classico “prato labirinto”, giochi d’acqua, la scacchiera gigante, piste per bocce, allenamento golf, wellness con pratiche dolci (yoga, thai chi) anche con coperture temporanee, attrezzi per la ginnastica all’aperto, street library, teatrino all’aperto per piccole rappresentazioni. Persino roccoli per farfalle e volatili.
Dopo il 2020, i lavori di rifinitura per arrivare all’ottavo milione preventivato, in ragione del quale il sindaco si dice “già in movimento”. Sottinteso che ogni intervento va in ossequio alle prescrizioni Unesco volte a valorizzare, nel suo pieno rispetto, Palazzo Te, e a creare un’area di grande richiamo nel contesto urbano, ad oggi invero piuttosto marginale, poco valorizzata, e soprattutto molto disordinata.