Tea, calano i consumi ma la società fa utili per 42,5 milioni

Ghizzi presidente Tea

MANTOVA È stato presentato ieri alla Cabina di Coordinamento dei soci il progetto di bilancio separato, il bilancio consolidato di gruppo Te e il bilancio di sostenibilità. L’assemblea dei soci, fissata per il prossimo 24 giugno, sarà chiamata a esprimersi sull’approvazione e la destinazione dell’utile della multiutility che presenta conti in ordine, indicatori in crescita, forte sostegno economico con misure a supporto dei cittadini in difficoltà.
Queste in estrema sintesi le caratteristiche della “fotografia 2022” di Tea i cui dati consolidati 2022 evidenziano ricavi del gruppo per 573,1 milioni di euro in crescita del 60,3% rispetto ai 357,2 milioni di euro del 2021; l’Ebitda aumenta da 51,4 milioni di euro a 53,1 milioni di euro; gli investimenti sono stati pari a 44,8 milioni di euro; l’utile netto consolidato è stato pari a 42,5 milioni di euro, crescita derivante anche da fattori non operativi meglio dettagliati nel commento successivo e dall’espansione di attività extra servizio pubblico sviluppate nell’anno sul mercato nazionale.
Le assunzioni sono state 84 portando il numero totale dei dipendenti a 643.

Alcuni fattori straordinari, non ripetibili, hanno influito sui risultati consolidati: intanto, la crescita dei ricavi è riconducibile all’aumento del prezzo dei vettori energetici con riflessi equivalenti nei costi di acquisto; l’Ebitda fa segnare una crescita di 1,7 milioni dopo aver erogato contributi per la mitigazione del caro bollette per 3,2 milioni di euro; infine, l’utile netto consolidato ha beneficiato di dividendi distribuiti da Enipower Mantova e dalla rivalutazione della partecipazione in Enipower Mantova imposta dai principi contabili.
Nel 2022 il Gruppo ha realizzato numerosi interventi per migliorare la resilienza degli impianti, mitigare il rischio siccità e abbattere le emissioni. Alcuni dati: le emissioni di CO2 calano del -20,82%, e la corrispondente riduzione dell’ intensità emissiva del -20,85% dimostra che essa non dipende unicamente dal calo dei consumi energetici (-17,21%), ma deriva da miglioramenti strutturali dei processi aziendali, che hanno consentito anche la riduzione dei consumi di acqua, del -11,3%.

Per gli impatti sociali è da sottolineare il miglioramento conseguito nel 2022 con una crescita di occupazione del +3,2% (643 dipendenti nel 2022 vs 623 nel 2021) e della parità di genere: la quota femminile dei dipendenti è risultata del 32% (206 su 643), in crescita rispetto al 30,2% del 2021 (188 su 623).