MANTOVA Il piano operativo elaborato da Mantova Ambiente per il servizio provinciale di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti è stato illustrato ai Comuni soci che dovranno esprimersi in via definitiva nei rispettivi consigli, e assieme a questa programmazione si sono valutate altresì le ipotesi di sviluppo derivanti dalla fusione Tea-Siem.
È stata sulla carta un’assemblea informativa quella tenutasi ieri nella sede della multiutility, che fra l’altro ha affrontato le anteprime della imminente approvazione del bilancio consuntivo 2024, che segnerà la conclusione del mandato dell’attuale consiglio prossimo al rinnovo, da cui sortirà anche il successore di Massimiliano Ghizzi alla presidenza del gruppo, giunto ormai al compimento della propria “mission” in via Taliercio. Ma questo sarà argomento che tornerà sul tavolo dei soci all’assemblea già programmata mercoledì prossimo 18 giugno – per le nuove nomine invece si inizierà a parlarne da fine estate a inizio autunno.
Al confronto di ieri erano presenti le rappresentanze dei 56 Comuni soci che già hanno sottoscritto l’accordo con Mantova Ambiente. Un incontro propedeutico a quello che seguirà nelle rispettive aule consiliari chiamate a esprimersi entro il prossimo dicembre su tutti gli step finalizzati all’approvazione dei piani economico-finanziari (Pef) della società ecologica del gruppo. A illustrare i vari passaggi, oltre all’amministratore delegato di Mantova Ambiente Alessandro Beltrami c’erano anche il presidente Tea Ghizzi e il presidente Siem Maurizio Bortolini.
A quest’ultimo è toccato illustrare la pianificata fusione Tea-Siem che troverà corpo entro l’anno, mentre Beltrami si è soffermato più specificamente sui percorsi amministrativi riservati ai soci da qui all’approvazione dei Pef, anch’essi da attuarsi entro l’anno. E non solo. Al consesso societario è stato illustrato anche il disegno di allargamento della base sociale che confida di inserire entro l’anno anche alcuni altri Comuni mantovani, non ricompresi nei 56, sinora rimasti fuori dal piano di raccolta, riguardo al quale l’azienda ha già definito alcune strategie nel piano industriale presentato a dicembre.
In particolare, meriterà attenzione la volontà aziendale di dare una svolta al sistema di raccolta e di trattamento dei rifiuti, grazie anche al ricorso di un “polo integrato”. Il nuovo sistema di raccolta riporterà nei Comuni i cassonetti, ma in forma di punti di raccolta “intelligenti” e di “isole ecologiche”, altro pilastro del piano con il polo integrato per la raccolta e il trattamento di carta, cartone, plastica e materiale elettronico, che secondo le previsioni dovrebbe partire già nel prossimo anno.