Un camper laboratorio itinerante per test e tamponi

MANTOVA Inizia il tour del camper di Federfarma e Federlab nella provincia mantovana per fare test sierologici e tamponi molecolari per la mappatura degli asintomatici e di coloro che hanno inconsapevolmente contratto il Covid-19, generando così gli anticorpi. L’iniziativa, presentata nella sede di Federfarma da Giuseppe Fornasa e Alessandro Beduschi, rispettivamente presidente e vicepresidente di Federfarma Mantova, Marco Cavarocchi, presidente dell’Ordine dei Farmacisti e Barbara Mazzali,  consigliere della Regione Lombardia, prenderà il via da Borgo Virgilio tra mercoledì 10 e giovedì 11 giugno, quando il camper sosterà nel parcheggio alle spalle del Comune, dalle ore 8 alle ore 20. Dopo questa prima sosta le successive saranno previste in altri nove distretti del territorio, nei comuni di Mantova, Guidizzolo, Asola, San Giorgio, Viadana, Suzzara, San Benedetto e Sermide. Un mese di screening, che potrà essere prolungato in caso di un gran numero di richieste, il cui calendario sarà reso noto a breve.
Il costo della prestazione complessiva è di 110 euro, detraibili fiscalmente e comunque modulabili a seconda dell’interesse: 10 euro alla farmacia nella quale occorre recarsi per la prenotazione, 40 euro per il test sierologico e 60 euro per il tampone molecolare. Otto minuti il tempo necessario per fare entrambe anche se le prenotazioni vengono comunque prese a scaglioni di 15 minuti. Sul camper saranno presenti due squadre che potranno quindi effettuare otto test l’ora. I risultati saranno disponibili entro 48, massimo 72 ore e verranno comunicati al diretto interessato, all’Ats e, se si vuole, al medico curante. Chi deciderà di fare solo il test sierologico e risultasse positivo dovrà poi sottoporsi al tampone di Ats.
“Si tratta di un prezzo concorrenziale, alcuni privati lo effettuano completo anche a un costo superiore ai 150 euro, meno di così non potevamo fare”, ha assicurato Gennaro Lamberti, presidente di Federlab, collegato via Skype, “perché iniziamo da Mantova? Perché abbiamo trovato delle persone interessate a far partire l’iniziativa più rapidamente. Adesso è importante ampliare il numero dei test. Due giorni fa, in Lombardia, sono stati fatti solo 3140 tamponi, un numero irrisorio per riuscire a mappare il territorio che invece ora è l’esigenza principale”. “Questa iniziativa è rivolta a quella fascia di popolazione che non può avere accesso ai tamponi dalla sanità pubblica”, ha specificato Barbara Mazzali, “chi presenta i sintomi da contagio deve comunque seguire l’iter messo a punto da tempo”. “L’intento è quello di offrire un servizio di prossimità invece di effettuare tre-quattro accessi in laboratorio diversi, un modo per facilitare uno screening di massima, necessario anche per la donazione del plasma”, ha sottolineato Alessandro Beduschi. Alla presentazione dell’iniziativa non è mancata la voce del dottor Giuseppe De Donno, collegato telefonicamente. “È un progetto innovativo soprattutto per il percorso che è stato messo in campo con il camper, uno dei pochi che ha senso dal punto di vista epidemiologico, sperando sia più per prevenzione che per cura, augurandoci che il Covid-19 rimanga presto solo un ricordo”, ha detto il primario di pneumologia del Poma.