Virgilio d’oro: dall’accoglienza all’arte, passando per la gola

Foto di gruppo per i premiati
Foto di gruppo per i premiati

Mantova Civiche benemerenze “Virgilio d’oro”, riconoscimento istituito nel 2003, ieri consegnate a tre illustri e assai conosciuti cittadini mantovani presso la sede municipale cittadina: Gaetano Martini, don Antonio Bottoglia e Italo Scaietta. A unire i tre nomi, ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi nel suo intervento, soprattutto due caratteristiche, l’identità e l’accoglienza: la prima legata a una serie di valori, la seconda indispensabile per rinnovarla nel tempo.
Un modo per omaggiare pubblicamente, ha aggiunto il presidente del consiglio Massimo Allegretti, chi in diversi campi abbia in qualsiasi modo e con atti concreti giovato alla città.
Di certo lo ha fatto il quasi centenario don Antonio Bottoglia, da sempre impegnato nella crescita professionale e sociale dei giovani. Ordinato sacerdote nel 1943, venne nominato parroco a Mantova nel 1953 nella parrocchia di Santa Apollonia. Ha fondato nel 1957 col ministero dei lavori pubblici l’istituto Iniasa per giovani da avviare al lavoro; nel 1973 con la Regione Lombardia la Casa del lavoratore, nel 1980 gli Istituti Santa Paola, centro per l’istruzione e formazione professionale. L’incarico di direttore è stato affidato, dal 1992, a Enrico Furgoni, tutt’ora a in carica.
Indiscusso protagoniste della gastronomia, e quindi della cultura, mantovana è Gaetano Martini, già a partire dal 1964. Aprendo il ristorante La Torretta in vicolo Leon d’Oro, iniziò a proporre, aiutato dalla famiglia, piatti della tradizione semplici e raffinati. Nel 1968, grazie ad un accordo con la marchesa Giovanna d’Arco inaugurò il prestigioso Cigno, ora Cigno dei Martini, con i grandi piatti della tradizione. Proprio come riconoscimento alla famiglia e all’impegno il commosso Martini ha interpretato la benemerenza ricevuta, simbolo del loro amore per la città, sentimento del tutto ricambiato.
All’insegna dell’attività in vari settori del volontariato l’Edicola di Virgilio in oro per Italo Scaietta, il quale in qualità di presidente degli Amici di Palazzo Te e di consigliere della Fondazione d’Arco e della Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano negli ultimi anni ha curato, tra le altre cose, importanti interventi su prestigiosi monumenti: Palazzo d’Arco con restauri recenti e progetti futuri di una prestigiosa residenza aristocratica mantovana, le Pescherie di Giulio Romano con il progetto per il recupero di uno straordinario edificio storico e del rapporto della città con l’acqua, la tomba Bazzi Boschi al cimitero monumentale di Castiglione delle Stiviere, con un restauro del capolavoro scultoreo di Adolfo Wildt.
Scaietta ha dedicato il premio alla vasta squadra di lavoro che lo accompagna e alla città di Mantova tutta poiché, si motiva, è proprio per consolidare il suo valore storico ed artistico che l’opera di Italo Scaietta si protrae e si moltiplica. Ed è proprio con la collaborazione tra i cittadini e le istituzioni che tali esempi raggiungono maggiore rilevanza.