A Parma un incontro su Graham Vick

PARMA Il Teatro Regio di Parma dedica il XXI Festival Verdi a Graham Vick, il regista scomparso lo scorso luglio a cui si deve il progetto di Un ballo in maschera, che Jacopo Spirei porta in scena, firmandone la regia, in debutto venerdì 24 settembre 2021 al Teatro Regio, e lo ricorda nell’ incontro You do not need to be educated to be touched, to be moved and excited by opera moderato da Carla Moreni che si svolgerà sabato 25 settembre 2021 alle ore 10.30 presso la Sala di Scenografia del Teatro, con ingresso libero e prenotazione obbligatoria. L’incontro sarà trasmesso in live streaming sul portale di Rai Cultura e sui profili social (Facebook e Youtube) del Teatro Regio di Parma. “Graham Vick a Parma è ancora vivo” – scrive la Moreni. “Raccontarlo l’indomani dell’andata in scena del suo ultimo lavoro vuol dire parlare di lui sentendone ancora intatta la voce. La sua idea di teatro, inclusivo e non dogmatico – parimenti aperto sia al pubblico, sia al pensiero dei compositori – ci ha accompagnato in Italia dall’estate del 1978. Il convegno che gli dedichiamo riunisce gli amici e i collaboratori, i critici e il pubblico. Ha come obiettivo la ricostruzione di un ritratto a più mani, attraverso il quale leggere un pensiero. Da tramandare, perché i grandi artisti non muoiono mai”. Suddiviso in tre parti, l’incontro vedrà innanzitutto la testimonianza dei compagni di viaggio di Graham Vick, partendo da Ron Howell, coreografo, compagno di vita e in scena, fino a Jacopo Spirei, regista e allievo, a cui questo Ballo in maschera è stato consegnato. Il secondo atto del convegno vede invece il cerchio allargarsi a direttori artistici e sovrintendenti italiani, alla guida di teatri che nel tempo hanno accolto le regie di Vick. La parte conclusiva del viaggio “con Graham Vick”, strettamente intrecciata con le precedenti, vede i critici musicali Alberto Mattioli e Angelo Foletto che ripercorrono per tappe esemplari le produzioni più discusse del passato, e Roberto Abbado e Anna Maria Meo che le rispecchiano in un presente che a Parma è ancora urticante: ieri con Stiffelio al Farnese, oggi con Un ballo in maschera al Teatro Regio. Perché il teatro, se autentico, magari ferisce, ma incide e resta per sempre”.