Eterotopie all’Auditorium Monteverdi. Anna Kravtchenko grande interprete dei Notturni di Chopin

MANTOVA Con il successo della “Notte Chopiniana”, sabato sera all’Auditorium Monteverdi del Conservatorio “Lucio Campiani” si è concluso il ciclo di concerti prodotti da Eterotopie Mantova Piano City nell’ambito della stagione 2019 di MantovaMusica. Grande protagonista dell’evento è stata Anna Kravtchenko, pluripremiata concertista ucraina, ma italiana d’elezione, che ha offerto un’interpretazione sontuosa dei “Notturni” di Fryderyk Chopin (1810-1849) confermandosi concertista dotata di eccellenti qualità tecniche, assoluta competenza e rara sensibilità. Doti che le hanno consentito di affrontare con esiti brillantissimi la complessa dimensione, anche temporale, di una prova così ardua. L’insieme dei diciannove “Notturni” crea l’immagine perfetta del romanticismo chopiniano e descrive, in totale coerenza stilistica, l’ampiezza dell’impegno dell’autore e la maturazione del suo atteggiamento nei confronti di questa forma musicale particolarmente adatta al suo intento di evocare e descrivere atmosfere e avvenimenti, a cui si dedicò a lungo, tra il 1825 e il 1846. Anna Kravtchenko ne ha offerto una visione caratterizzata da grande profondità interiore e da una spontanea musicalità che sono risultati elementi ideali per il suo approccio a questi splendidi quadri sonori affidati alla straordinaria potenzialità sonora del pianoforte. Un percorso avvincente, quello aperto dai tre Notturni op. 9, i più noti al pubblico, che si è sviluppato con naturale scorrevolezza attraverso l’op. 15, mettendo in campo forti richiami melodici a canti popolari polacchi e al gusto del belcanto italiano, per proseguire con la poetica suadente dell’op. 27 e 32 e l’aggraziata decorazione sonora dell’op.37. Più forte si è fatta la tensione espressiva nelle successive op. 48, 55 e 62, in cui Chopin coniuga magistralmente armonia, contrappunto e fantasia mettendo a frutto l’esperienza maturata nel tempo, che Anna Kravtchenko ha eseguito confermandosi interprete di grande valore. Lo ha fatto esibendo una personale, apprezzabilissima capacità di interpretare quasi in chiave di “improvvisazione”, come se lo scorrere delle note fosse un fatto estemporaneo, creazione del momento, mettendo fantasia, delicatezza nei piani sonori e sentimento al servizio delle sue indubbie qualità virtuosistiche. Chiusura del concerto con il Notturno op. 72 n.1, opera giovanile pubblicata postuma che mostra già tutte le caratteristiche dello stile chopiniano, e un apprezzato bis con cui Anna Kravtchenko ha risposto ai lunghi, entusiastici applausi del pubblico. (gmp)