Raid da Tullo Pezzo, possibile errore dei ladri

MANTOVA Potrebbero già essere vicine ad una svolta le indagini circa il raid notturno perpetrato all’alba di sabato ai danni della concessionaria Tullo Pezzo di via Einstein. I ladri infatti, stando alle ultime indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri, durante il colpo su commissione sarebbero incappati in macroscopico errore. I rilievi della Polizia Scientifica, incentrati anche sull’acquisizione dei filmati di videosorveglianza interna, infatti, avrebbero riscontrato sul luogo alcune impronte digitali lasciate accidentalmente dai malviventi. L’allarme era scattato attorno alle 5,20: immediato era stato l’intervento degli uomini della questura e degli addetti alla vigilanza privata. Nella fattispecie prese di mira dalla gang erano state una decina di autovetture, tutte parcheggiate nel piazzale esterno della concessionaria. Più che i veicoli stessi ad interessare il gruppo criminale erano state le varie componenti; dalle ruote ai fari anteriori e posteriori, dai pezzi per paraurti ai navigatori satellitari installati negli abitacoli. Un lavoro da veri e propri professionisti in cui nulla apparentemente era stato lasciato al caso; mentre una squadra era infatti impegnata nello smontaggio della componenstica esterna, l’altra, senza andare troppo per il sottile, si era indirizzata allo sfondamento dei finestrini dei veicoli per poter metter mano nel più breve tempo possibile, ai dispositivi Gps. Il tutto da concludere nel giro di una manciata di minuti, vista l’entrata in funzione del sistema d’allarme dell’autosalone. Un intervento lampo che però, proprio per questo, potrebbe aver indotto qualcuno dei banditi a commettere una leggerezza, magari sfilandosi i guanti e agendo così a mani nude. E proprio le tracce riscontrate dagli investigatori in loco verranno ora messe a confronto con i dati presenti nella banca dati centrali del sistema per l’identificazione automatica delle impronte digitali e palmari della Polizia di Stato.