La recensione: che esordio per il tour europeo di Fabrizio Paterlini

Fabrizio Paterlini
Fabrizio Paterlini

MANTOVA È decisamente beneaugurante il primo passo della ripartenza con cui Fabrizio Paterlini, accolto dal caloroso sostegno del pubblico dell’Arena Bike-in, mercoledì sera ha dato il via al suo “LifeBlood Tour 2021”. Il pianista compositore mantovano ha voluto significativamente tornare su un palcoscenico, dopo la forzata pausa iniziata a fine 2019 a causa dell’emergenza pandemica, proprio nella sua città, ponendola come prima tappa del tour che lo vedrà protagonista in giro per l’Europa nei prossimi mesi. Radici culturali, senso di appartenenza, ambiente e natura del territorio alimentano e si riflettono nella musica di Fabrizio Paterlini creando un mondo di microatmosfere che trovano nel pianoforte minimale l’ideale rappresentazione. Sono passati diversi anni dal cd del debutto “Viaggi in Aeromobile” del 2007, esperienze e forme sonore diverse hanno accompagnato il suo percorso creativo, ma intatta si può rilevare la coerenza espressiva maturata nel tempo e che si conferma nell’ultimo lavoro “LifeBlood” le cui tredici tracce sono state il centro focale del concerto al Bike-In. Fabrizio Paterlini, solo al pianoforte, ne ha offerto un’esecuzione ininterrotta, un flusso costante di suggestioni, sottolineate dalle immagini proiettate sul grande schermo, create da un incalzare di brevi spunti tematici e di ricerca del dettaglio, della profondità timbrica, inseriti in forme armoniche semplici. Un procedere disteso in cui gli elementi sonori vengono elaborati più per sottrazione che per accumulo, in cui anche l’esitazione contribuisce all’evocazione di sentimenti e, per certi versi, di una visione bucolica. Ritmi della natura e linfa vitale richiamano quella stretta prossimità alla terra di Virgilio in cui Fabrizio Paterlini ha scelto di vivere con la sua famiglia e che è il centro dell’attività creativa che lo ha reso un autorevole protagonista sulle piattaforme digitali, dove conta milioni di streaming, oltre che produttore di dischi con la sua etichetta Memory Recordings. Aperto dal video con musica elettronica che fa parte del “Progetto Trilogia Transizioni”, il concerto ha regalato anche l’esecuzione di “Rue des Trois-Frères”, il brano di Paterlini che è diventato un successo planetario grazie al video con cui il divo di Hollywood Chris Evans si esibisce al piano. Molto apprezzati dal pubblico anche il medley di brani della precedente produzione e il bis, la bella “Wind song”, con cui Fabrizio Paterlini ha concluso la sua applauditissima performance.