Raffaello nelle incisioni di Raimondi e le viaggiatrici del passato

MANTOVA Mercoledì 22 luglio il cortile d’onore di Palazzo D’Arco ospiterà il sesto appuntamento della rassegna Racconti d’estate – percorsi d’arte, collezionismo e teatro nella dimora dei Conti D’Arco che avrà come protagonisti gli allievi di tutti i corsi della scuola di teatro “Francesco Campogalliani”.
In virtù della sinergia tra museo e teatro, il primo momento della serata, che si concretizzerà in una visita guidata nella sala Luigi d’Arco ad alcune collezioni, normalmente non visibili nel percorso ordinario, stavolta riguarda l’arte incisoria mostrando per la prima volta al pubblico delle rare stampe di Marcantonio Raimondi uno dei più famosi incisori romani che ebbe il merito di divulgare le opere di Raffaello traducendole su lastra e poi stampandole. Raimobdi collaborò anche con Giulio Romano divulgando i famosi “Modi”, ossia 16 posizioni erotiche, che costarono l’arresto al Raimondi e furono occasione di fuga dalla Roma papalina per Giulio e del suo conseguente trasferimento a Mantova a servizio della Corte gonzaghesca.
La seconda parte della serata, come si è detto consentirà al pubblico di godere di un momento di teatro, comodamente seduti nella platea allestita nello scenografico cortile dell’esedra del palazzo:
uno spettacolo preparatolo scorso mese di marzo per il ciclo de “I Lunedì del D’Arco” dedicato alle donne viaggiatrici della storia e che non potè debuttare a causa della chiusura dei teatri per la diffusione del Coronavirus.
Amelia Earhart è stata senza dubbio fra le donne che più si sono distinte per il proprio coraggio e la propria forza d’animo. L’aviatrice statunitense, infatti, è stata la prima donna ad attraversare da sola in areo l’Oceano Atlantico, un’impresa che ovviamente rimarrà scritta negli annali con l’inchiostro indelebile. Amelia Mary Earhart nacque il 24 luglio 1897 ad Atchison, comune dell’omonima contea situato nello stato del Kansas negli Stati Uniti d’America. La sua passione per gli aerei si mostrò quando aveva ventitré anni e salì per la prima volta su un aereo biplano per un giro turistico sopra Los Angeles.
Da quel momento iniziò la sua scalata verso il record di cui abbiamo già parlato in precedenza: Amelia Earhart voleva diventare un’aviatrice. Acquistò il suo primo aereo biplano e raggiunse durante uno dei suoi voli i 14mila piedi d’altitudine (più di 4mila metri). Attraversò per la prima volta l’Oceano Atlantico nel giugno del 1928, anche se in quell’occasione fu coadiuvata da due piloti esperti e comunque ricevette numerosi complimenti per aver partecipato a quell’impresa senza alcun timore.
Nell’aprile del 1931 ritoccò ulteriormente il record di maggior altitudine raggiunta con l’aeroplano: difatti toccò quota 18mila piedi (oltre 5mila metri sul livello del mare). Nel 1932 compì tre imprese: attraversò da sola l’Oceano Atlantico (da Terranova a Londonderry), gli Stati Uniti d’America senza scali (da Los Angeles a Newark) e l’Oceano Pacifico (da Oakland ad Honolulu). In quel momento iniziarono i suoi tentativi di compiere un’impresa ancora più difficile, ovvero attraversare il mondo in aeroplano.
Ci provò nel marzo del 1937, ma il suo velivolo ebbe diversi problemi meccanici che la costrinsero ad abbandonare temporaneamente il suo ambizioso progetto. Nel luglio dello stesso anno si rimise in viaggio per il secondo tentativo: partì da Miami e si diresse a Lae, la seconda città più grande della Papua Nuova Guinea. L’obiettivo seguente era l’isola Howland, un piccolissimo atollo appartenente agli Stati Uniti ma vicino allo stato di Kiribati. Durante le manovre di atterraggio l’aereo di Amelia Earhart scomparve dai radar e non fu più ritrovato. Era il 2 luglio del 1937, così Amelia Earhart si consegna nelle mani del mito: una fine tragica, misteriosa, ricca di punti oscuri che ancora oggi, a 83 anni di distanza, ci fa parlare di lei.
Pioniera dell’aviazione al femminile, conseguì giovanissima il brevetto di volo. Da quel momento la sua terra divenne il cielo e il sogno di volare divenne realtà. Nel 1928, grazie alla traversata atlantica a bordo del “Friendship”, il mondo intero la conosce e la consacra regina indiscussa dei cieli. Spirito libero ed avventuroso, incapace di rimanere fermo e, soprattutto, con i piedi a terra. La lettura di stasera, tratta dalla sua biografia del 1932, ci racconterà un lato di Amelia che non tutti conoscono: da come è nata la passione per l’aviazione fino agli interrogativi sul futuro stesso dell’aviazione.
La serata è curata da Marco Federici, giovane leva dell’Accademia Campogalliani, che ha pure curato l’elaborazione testuale e che ha scelto come interpreti: Chiara Benazzi (Amelia adulta), Penelope Molinarii (Amelia bambina), Roberta Vesentini (voce narrante) e Giampiero Marra (per le voci maschili.
La elezione brani musicali e il sonoro sono di Nicola Martinelli, mentre le luci e le proiezioni di Massimiliano Fiordaliso
Un tema importante da non sottovalutare è quello della sicurezza: si potrà infatti godere della visita e dello spettacolo in assoluta serenità, poiché i tour alle meraviglie saranno solo per 20 persone a sera, organizzate in due gruppi da dieci persone, mentre la platea ospiterà solo 60 posti a sedere con sedute numerate. Per garantire la sicurezza dei flussi di accesso, sono programmati due momenti di accoglienza: dalle 20.30 alle 20.45 accederanno solo coloro che hanno acquistato il biglietto di visita guidata e spettacolo al costo complessivo di euro 8,00 mentre dalle 21.00 alle 21.30, potranno accedere tutti coloro che hanno acquistato il biglietto per il solo spettacolo al costo di euro 5,00. Non saranno ammessi ingressi al di fuori di queste fasce orarie. In caso di maltempo lo spettacolo sarà rimandato alla sera successiva.
Per le medesime ragioni sopra indicate sarà attiva solo la biglietteria online sul sito web del museo www.museodarcomantova.it dove dalla homepage si troverà il pulsante giallo “prenota” che consentirà di accedere al portale; basterà poi selezionare il box dedicato alla Rassegna “Racconti d’estate” e acquistare i propri biglietti. In caso di maltempo, lo spettacolo sarà rimandato alla sera successiva.
Per informazioni 0376 322242 info@museodarcomantova.it