BUSSETO Un concerto corale, un concerto sinfonico e la nuova produzione d’opera Rigoletto e la maledizione al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto arricchiscono e completano la programmazione del XXII Festival Verdi. Un desiderato e atteso ritorno nello scrigno teatrale ottocentesco della Rocca, che tornerà ad accogliere i tanti appassionati che vi giungeranno da ogni parte del mondo, per riassaporare finalmente il piacere dell’ascolto dell’opera verdiana nel cuore della terra natale del Maestro, nonostante il perdurare delle limitazioni dovute alla pandemia ancora in vigore.
Il Coro del Teatro Regio di Parma, diretto e accompagnato al pianoforte da Martino Faggiani, è protagonista del Concerto corale in programma sabato 1 ottobre 2022, ore 15.00. Brani da Il trovatore, Macbeth, Nabucco, I Lombardi alla prima Crociata, Otello, Giovanna d’Arco, La traviata offrono un ampio arco delle grandi pagine corali verdiane, dagli anni giovanili del compositore alla sua piena maturità, conosciute e amate per la loro capacità di esprimere i sentimenti umani universali in maniera profonda e immediata.
Rigoletto e la maledizione è la nuova produzione del Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi, nell’arrangiamento per ensemble da camera di Alessandro Palumbo dell’opera di Giuseppe Verdi, con la regia di Manuel Renga, le scene di Aurelio Colombo, i costumi del Teatro Regio di Parma, che debutta venerdì 7 ottobre 2022, ore 20.00 (recite domenica 9, giovedì 13, domenica 16 ottobre 2022 ore 15.00). In scena Matteo Mezzaro (Il Duca), Chiara Notarnicola (Gilda), Luca Bruno (Rigoletto), Christian Barone (Sparafucile), Marina Ogii (Maddalena/Giovanna), Andrea Comelli (Monterone), Andrea Galli (Matteo Borsa), Alberto Bonifazio (Marullo), Eugenio Maria Degiacomi (Conte di Ceprano), Irene Celle (Contessa di Ceprano). Lo spettacolo sostituisce il Caravan Verdiano, inizialmente annunciato e in programma a Busseto, Montechiarugolo, Parma, Zibello, e rinviato a data da destinarsi.
Haoran Li dirige la Filarmonica Arturo Toscanini nel Concerto Sinfonico in programma martedì 11 ottobre 2022, ore 20.00. Pagine sinfoniche di Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti, Richard Wagner, si affiancano alle trascrizioni e alle variazioni sulle più celebri melodie verdiane di Marc-Olivier Dupin e Johann Strauss.
Dal 22 settembre al 16 ottobre 2022 il Festival Verdi celebra la sua XXII edizione, in una veste più completa, con 3 opere in forma scenica, di cui 2 nuovi allestimenti, dopo le due recenti edizioni nella versione di Scintille d’Opera, che hanno portato premi e riconoscimenti prestigiosi, in continuità con gli alti livelli artistici e scientifici del progetto, sempre teso a offrire una proposta di grande accuratezza filologica e scientifica nella riscoperta del Verdi autentico, riportando le sue opere alla volontà, al pensiero e al dettato musicale originale, affiancando a questi aspetti la sfida sul teatro di regia.
La musica verdiana risuonerà festosamente anche fuori dal teatro, grazie alla VII edizione di Verdi Off, dal 17 settembre al 16 ottobre 2022, per diffondersi e sprigionare il suo entusiasmo nelle piazze, nei parchi e nelle strade, animando i cortili e i quartieri, in centro e in periferia, rallegrando i luoghi di cura, di sofferenza, di detenzione, abbracciando Busseto, che diede i natali al Maestro, con recital e appuntamenti dedicati, e Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.
Un hilo rojo unisce le tre opere in programma, che attingono tutte da fonti letterarie spagnole: La forza del destino, dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, che inaugura il Festival nel nuovo allestimento di Yannis Kokkos con la direzione di Roberto Abbado, Direttore Musicale del Festival Verdi che dirige la partitura dell’opera nella versione di Milano 1869 nell’edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes; Il trovatore, dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza, dove il Festival torna ad allestire un’opera, nell’allestimento ideato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016, con la direzione di Sebastiano Rolli nell’adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica a cura di David Lawton; Simon Boccanegra, dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza che dirigerà la prima, rara versione di Venezia del 1857 in un’edizione che per la prima volta integra i documenti autografi conservati a Sant’Agata divenuti disponibili agli studiosi solo recentemente. La programmazione offre una panoramica sul periodo centrale della produzione di Giuseppe Verdi e sconfina nella piena maturità con Messa da Requiem, che quest’anno sarà eseguita con la direzione di Michele Mariotti nell’edizione critica a cura di David Rosen, e con i Quattro pezzi sacri, affiancati a brani dal Parsifal di Richard Wagner, in un concerto che vede sul podio Daniele Gatti. Rosa Feola e Sergio Vitale saranno protagonisti del Gala Verdiano che celebra il 209° compleanno di Giuseppe Verdi. Il gala benefico Fuoco di Gioia a cura del Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna con una speciale edizione in occasione del suo primo decennale. AroundVerdi, la rassegna in cui le opere del Maestro incrociano linguaggi, generi, espressioni artistiche diverse, vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma Lella Costa nello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, realizzato in prima assoluta su commissione del Festival Verdi.
Tra i protagonisti del XXII Festival Verdi, realizzato con i partner istituzionali La Toscanini e Fondazione Teatro Comunale di Bologna, figurano artisti del calibro di Varduhi Abrahamyan, Amartuvshin Enkhbat, Devid Cecconi, Silvia Dalla Benetta, Roberto de Candia, Gregory Kunde, Roberta Mantegna, Marko Mimica, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Marina Rebeka, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Annalisa Stroppa, Angelo Villari, Riccardo Zanellato, i complessi della Filarmonica Arturo Toscanini, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, dell’Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Elide Bergamaschi