Un teatro per l’integrazione

MANTOVA  Domenica 1 Settembre alle ore 19.00 la Home di Teatro Magro apre al pubblico la residenza artistica ‘Alla ricerca dell’ombra che ristora’ che ha visto protagonisti stranieri e migranti insieme a performer, attori ed operatori culturali. Un evento dall’enorme rilievo socio-culturale, che ha coinvolto una ventina di partecipanti dai 16 ai 30 anni – provenienti da Mantova e Provincia, Guinea, Damasco, Colombia, Senegal, Nigeria, Costa D’Avorio e Mali – condotti da Massimiliano Balduzzi (performer in “Augusto” di Alessandro Sciarroni) con il supporto di Marina Visentini e Andres Tarifa Pardo di Teatro Magro. 

Domenica sarà quindi l’occasione per la cittadinanza di condividere il percorso intensivo di ricerca teatrale che ha avuto luogo dal 27 Agosto al 1 settembre presso la Home di Teatro Magro. Il lavoro esplora in modo inconsueto e innovativo la relazione tra il nostro agire quotidiano e l’azione drammatica. Lo spettatore si sorprenderà di scoprire come questa relazione sia stretta in ognuno di noi, e di come volontà e allenamento producano numerosi cambiamenti proficui nella quotidianità, nella percezione di noi stessi, nella relazione con gli altri, nella consapevolezza dei nostri potenti mezzi espressivi. 

Massimiliano Balduzzi è performer, attore, insegnante e ricercatore. Ha condotto laboratori negli Stati Uniti, in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna, Repubblica Ceca e Messico. È recentemente andato in scena a Praga in Fitting Rooms di Denisa Musilova e ha ripreso in Francia la tournée di Augusto, il nuovo lavoro di Alessandro Sciarroni che ha debuttato alla Biennale di Venezia. 

In questa occasione verrà presentato anche l’esito del progetto Gli Erranti della Compagnia Ambasciatoremammamia, diretta dall’attore e chimico Samuel Hili che  racconterà la sua esperienza del viaggio in Africa. Samuel ha deciso di portare in Africa molte delle competenze acquisite a Mantova sia teatrali che professionali,creando così un gemellaggio ideale fra le sue due patrie.

Il progetto SUB.ITA prosegue grazie al contributo di Fondazione Alta Mane Italia e del Comune di Mantova e vede protagonisti un gruppo di migranti gestiti dai servizi locali di Mantova e Provincia in un percorso di inserimento socio-culturale grazie all’esperienza di Teatro Magro. Attraverso l’arte del teatro e della ricerca artistica il progetto intende contribuire a promuovere l’integrazione sociale, valorizzando l’identità culturale come risorsa e favorendo il radicamento nel territorio di persone che vivono in situazione di fragilità. In questo momento più che mai le realtà culturali della città vogliono collaborare alla sensibilizzazione della cittadinanza sui temi dell’accoglienza e dell’immigrazione utilizzando linguaggi non convenzionali. Grazie al dialogo già consolidato dallo scorso anno con il Progetto Sprar Enea e con il Comune di Mantova si è potuto dare il via a una serie di attività che si svolgeranno durante tutto il 2019: un percorso di laboratorio teatrale attivo fino a Dicembre 2019 (focalizzato sugli strumenti di comunicazione verbale e non verbale, percezione del proprio corpo, dello spazio e del tempo, rafforzamento dell’autostima, educazione alla relazione e alla narrazione del proprio vissuto), la residenza artistica “Alla ricerca dell’ombra che ristora” e infine due spettacoli dedicati al tema e che verranno inseriti nella stagione PNP_Pubblico Non Privato 2019/2020.

L’esperienza artistica, stimolando la creatività e l’espressività  delle persone, contribuisce a sviluppare l’autostima, la fiducia in se stessi e il senso d’identità, in molti casi è in grado di mobilitare emozioni ed energie profonde e risanatrici e di innescare importanti processi di cambiamento personale e collettivo. Soggetti partner del progetto sono il Comune di Mantova (con il progetto SPRAR ENEA  promosso dal Ministero dell’Interno per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati con l’obiettivo di riconquistare la completa autonomia della persona accolte e provenienti da migrazioni forzate), SPRAR ENEA Nazionali e Consorzio Progetto Solidarietà (CoProsol).