Accordo Fca-Cnh: la Fiom incrocia le braccia

Oggi sciopero di quattro ore e mezza su tutti i turni. Soddisfatti della firma gli altri sindacati

SUZZARA C’è l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro fino al 2022 in Fch e Cnh. Accordo sottoscritto da Fim, Uilm (la categoria metalmeccanici di Cisl e Uil), Ugl e altre rappresentanze sindacali. La Fiom invece non ci sta e proclama per la giornata di oggi quattro ore e mezza di sciopero su tutti i turni, protestando per la mancata indizione di un referendum tra i lavoratori con il quale mettere ai voti il contratto firmato l’altro giorno.
Proprio ieri mattina i rappresentanti della Fiom, tra i quali il segretario provinciale  Marco Massari, hanno fatto volantinaggio di fronte ai cancelli dello stabilimento suzzarese per annunciare lo sciopero di oggi: “La firma del rinnovo del ‘contratto Fiat’ – si legge nel volantino della Fiom – è una vittoria per l’azienda che per altri quattro anni potrà continuare a raggiungere gli obiettivi di efficienza, aumentare gli utili e la redditività, riducendo i costi. I ‘sindacati firmatari’ continueranno ad essere garanti di un sistema sindacale che non prevede un ruolo partecipativo e democratico delle lavoratrici e dei lavoratori. Infatti anche questa volta i lavoratori non saranno chiamati a decidere con un referendum sull’intesa”.
Nel frattempo Ugl e altri sindacati si dicono soddisfatti della firma del contratto: “La trattativa per il rinnovo del contratto – fa sapere l’Ugl – per il gruppo Fca e Cnh si è conclusa con grande soddisfazione, perché l’azienda ha accolto quasi tutte le nostre richieste, dando credibilità a quasi tutti i punti della piattaforma da noi proposta. Oltre alla revisione della parte normativa, siamo riusciti ad ottenere dall’azienda la revisione dei minimi tabellari che si traducono in un aumento del 2% per aprile 2019, marzo 2020, febbraio 2021 e gennaio 2022”, oltre ad ulteriori accordi specifici. «Se il contratto firmato è così soddisfacente – fa sapere il segretario Fiom Massari – allora si sarebbe potuto indire un referendum o gli altri sindacati possono presentarlo ai lavoratori».