Aviaria, il Governo stanzia 40 milioni

epa09422649 State agents in protective gear from the Ministry of Animal Resources collect poultry for slaughter after the detection of avian influenza declared in the city of Bassam, Ivory Coast, on 20 August 2021. The Ivory Coast has confirmed the discovery of cases of avian influenza in a traditional poultry farm in Mondoukou, a locality located in the department of Grand-Bassam, south-east of Abidjan. Visiting the said locality on 18 August, the Minister of Animal and Fisheries Resources, Mr Sidi Touré, reassured that measures are being deployed and actions taken to contain the epidemic. EPA/LEGNAN KOULA

MANTOVA Una buona notizia per il mondo agricolo che, nei mesi scorsi, era stato colpito dall’aviaria – che aveva compromesso o causati gravissimi danni a numerosi allevamenti sparsi lungo tutto lo stivale: ammonta a circa 40 milioni il plafond che è disposizione delle aziende colpite e, ovviamente, le associazioni di categoria del mondo agricolo si sono subito messe in moto per informare adeguatamente i propri associati su come accedere ai finanziamenti.
Tra queste Coldiretti Mantova che, come abbiamo accennato, ieri ha informato che è stato pubblicato il decreto del ministero dell’Agricoltura e Sovranità alimentare a sostegno delle aziende agricole italiane colpite dall’aviaria nel periodo 23 ottobre 2021-31 maggio 2022.
Per le aziende colpite prosegue Coldiretti Mantova, «il Masaf ha complessivamente messo a disposizione 40 milioni di euro. Il danno subito dalle aziende è calcolato sulla base del valore di mercato degli animali e dei prodotti avicoli immediatamente prima che insorgessero fosse confermato qualsiasi sospetto di epizoozie. L’organismo pagatore territorialmente competente – ricorda Coldiretti Mantova – verifica la correttezza delle domande pervenute ed effettua il pagamento entro il 30 settembre 2023. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio di zona di competenza».
L’aviaria, lo ricordiamo, è originata dai 15 sottotipi di virus aviari, tra questi c’è H5N1, circolante dal 1997, che è stato identificato come il più preoccupante proprio per la sua capacità di mutare rapidamente e di acquisire geni da virus che infettano altre specie animali. Gli uccelli che sopravvivono a H5N1 lo rilasciano per un periodo di almeno 10 giorni. Lo scorso novembre una riunione avvenuta congiuntamente tra il Masaf e il ministero della salute, aveva quantificato in 27 i focolai, concentrati soprattutto in Veneto e in Lombardia.