Flucosit, un anno di ritardo Ma ora la bonifica riparte

ASOLA – Sarebbe dovuta ripartire ormai un anno fa, a cavallo tra gennaio e febbraio del 2019. Poi, però, tra un ritardo magari dovuto alla burocrazia e vari problemi – evidentemente piuttosto imponenti – che si sono registrati nei mesi successivi, tutto è rimasto fermo per un anno. Ora però il secondo lotto della bonifica Flucosit, a Castelnuovo di Asola, è pronto a partire. L’azienda aggiudicataria dell’appalto sta già allestendo il cantiere e il sindaco  Giordano Busi spiega che manca solamente un ultimo ok da parte della Provincia prima che effettivemente si possa ricominciare a scavare e rimuovere i terreni avvelenati da decenni.
Insomma, a questo punto pare proprio che al via manchi un nonnulla perché Ambienthesis, la società di Milano che oltre un anno fa si era aggiudicata il secondo lotto della bonifica, possa riprendere con le proprie operazioni sui terreni del piccolo petrolchimico. Ma l’attesa è stata decisamente lunga. Il primo lotto di bonifica infatti si era chiuso ancora nel 2018, dopodiché era stata indetta una nuova gara d’appalto e il secondo lotto aggiudicato alla società milanese, che aveva curato anche il primo lotto. Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 sembrava che tutto fosse pronto per ripartire. Poi, però, la pratica si è arenata. Sono arrivate le elezioni dello scorso 26 maggio – con il secondo lotto ancora fermo – e il cambio di amministrazione comunale. Poi, da quel momento, ancora mesi di attesa. Fino ad oggi: un anno dopo – giorno più, giorno meno – la bonifica è pronta per riprendere.
«Effettivamente – spiega il sindaco Busi – quando abbiamo preso in mano la questione ci siamo resi conto che c’erano alcuni problemi. Problemi che hanno richiesto un sacco di tempo per essere risolti, e che se non avessimo risolto avrebbero impedito la ripresa dell’intervento di bonifica. Anche la gara d’appalto era stata fatta come si deve. Ora manca solamente un ok della Provincia: per il resto è tutto a posto e i lavori potranno concretamente riprendere entro breve».
Al momento, comunque, Ambienthesis ha già preso possesso della zona e iniziato l’installazione del cantiere. Il secondo lotto, che sta per partire, vede un contributo della Regione di circa 10 milioni di euro, che andranno a coprire completamente il costo dei lavori. Nel concreto si tratta di una seconda bonifica dei terreni: gli attuali terreni, inquinati, verranno rimossi e stoccati in una seconda collina (la prima è nata durante il primo lotto di bonifica). Dopodiché i terreni rimossi saranno sostituiti con terreni puliti. Una volta concluso anche il secondo lotto, prenderà il via anche la bonifica delle acque.