REVERE Aveva acceso una stufa a gas per scaldare il locale del bagno dove stava per concedersi una doccia: ma un malfunzionamento della stessa ha prodotto delle esalazioni che si sono rivelate fatali per lui: sono ancora in corso le indagini di rito ma sembra quasi certo che sia stato il monossido di carbonio a stroncare la giovane vita di un 29enne marocchino trovato privo di vita nella sua abitazione in località Zello, a Revere di Borgo Mantovano.
Il giovane, che abitava da diverso tempo nella nostra provincia, dove svolgeva l’attività di muratore, si era trasferito da non più di venti giorni da Ostiglia nell’abitazione di Zello che gli era stata concessa in affitto da un connazionale che abita poco distante.
È stato proprio quest’ultimo, che si era presentato nell’abitazione per portare della legna con cui alimentare un’altra stufa, a fare la tragica scoperta: il corpo del 29enne giaceva esanime a terra nel bagno. Immediati i soccorsi e i tentativi dei sanitari del 118 giunti con urgenza dal vicino ospedale di Pieve ma per il 29enne non c’era nulla da fare. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Suzzara e di Castelmassa e i carabinieri di Borgo Mantovano: secondo una prima ricostruzione l’uomo si era recato in bagno per concedersi una doccia e avrebbe acceso la stufa a gas per scaldare il locale. Dalla stessa si sarebbe prodotta la micidiale esalazione che non gli ha lasciato scampo: il corpo del 29enne – che viveva da solo nella casa di Zello – è stato portato alle camere mortuarie del nosocomio pievese.