Il canale Riale a Castiglione si tinge di rosso: tra le ipotesi sangue animale

CASTIGLIONE – Nella mattinata scorsa, un liquido di dubbia provenienza, si è improvvisamente propagato nelle acque del torrente Riale, nei pressi dell’ufficio postale a Castiglione delle Stiviere, tingendo il corso d’acqua di colore rosso e suscitando tra i passanti parecchia sorpresa e preoccupazione: le primissime ipotesi hanno subito fatto pensare a del sangue animale, ma solo le analisi condotte da Arpa saranno in grado di chiarire la composizione della sostanza. La segnalazione trasmessa da un cittadino, è sopraggiunta ai responsabili di Legambiente Castiglione delle Stiviere alle 10.50, quando il canale era ormai completamente invaso dalla colorazione rossastra. A dire dei presenti, il flusso colorato sarebbe perdurato per oltre un’ora, divenendo poco alla volta sempre più intenso. Ciò dimostrebbe l’importante quantità di sostanza riversata nel torrente. Il liquido fuoriuscito da un tubo di scarico e defluito direttamente nelle acque del Riale, avrebbe attraversato i parchi Pastore e Desenzani attirando l’attenzione di diversi cittadini. Sul posto sono giunti gli operatori comunali e i Vigili Urbani, i quali hanno prelevato due bottiglie del liquido, al fine di consegnarlo ad Arpa e condurre tutti gli accertamenti necessari a stabilire la natura della sostanza.
«Subito dopo essere stato allertato – spiega uno dei responsabili di Legambiente Castiglione delle Stiviere – sono corso sul luogo per capire cosa stava accadendo, ho provveduto a fare alcune foto, altre mi sono state inviate e ho notato un flusso di color rossastro che ha continuato a sgorgare nel torrente per più di un’ora. La prima impressione sembrava indicare la presenza di sangue animale, tuttavia solo le analisi accerteranno la vera composizione della sostanza. A tal riguardo, – conclude il responsabile – ammesso che possa trattarsi di sangue, la grande quantità presente ci spinge a pensare che possa interessare più esseri animali e non un solo esemplare». Oltre a questa prima ipotesi, ciò che spaventa i tecnici di Legambiente, riguarda la possibilità che il liquido versato, possa rivelarsi una sostanza chimica dannosa alla flora e alla fauna circostanti. Non resta ora che attendere i risultati delle analisi che presumibilmente, saranno in grado di aiutare le forze dell’ordine a risalire agli autori del versamento.