Il candidato Gorni: “Sabbioneta ha il potenziale per trovare collocazione a livello internazionale”

SABBIONETA In attesa che si rivelino tutti i pretendenti alla poltrona di sindaco di Sabbioneta,  Werther Gorni  dà seguito alla presentazione avvenuta sabato scorso in municipio sviscerando alcuni temi che saranno al centro delle attenzioni della compagine di centrodestra in caso di un verdetto amico alle urne: «Credo che sia essenziale allargare la visione di Sabbioneta ben oltre le mura, non voglio peccare in presunzione, ma Sabbioneta ha il potenziale per trovare la propria collocazione a livello internazionale. Per raggiungere questa consapevolezza – sottolinea il candidato – vanno coinvolte le frazioni, dovremo conoscere le persone e far capire che sono qui a mettermi in gioco non per togliere a Sabbioneta, ma per dare. Sarà fondamentale, in tal senso, saper ascoltare la gente per immergersi al meglio nel tessuto sociale». Gorni proviene da Mantova ed ha incrociato il proprio destino con la “piccola Atene” alla fine degli anni ’80 quando ha conosciuto la realtà sabbionetana da giornalista prima e da consigliere comunale poi.
«Cosa mi porto da questi cinque anni? Ho potuto approfondire le mie competenze sui meccanismi della macchina amministrativa, una sorta di riscaldamento prima della partita. Se noi pensassimo ad una Sabbioneta come esclusivo polo culturale faremmo un grave errore in quanto gran parte delle risorse di questo comune sono destinate all’area socio-esistenziale. Servono assolutamente – continua Werther Gorni – infrastrutture efficienti che rendano sempre accogliente quanto di bello già esiste, puntare su scuola, lavoro e sulle attività agricole senza dimenticare che oggi Sabbioneta è scollegata dalle grandi vie di comunicazione come ferrovie o grandi strade, quindi spingeremo per una copertura ancora più capillare del trasporto pubblico, un ipotetico tavolo di lavoro con Apam per migliorare l’attuale situazione”. La lista, come detto, è stata presentata sabato scorso, ma all’appello mancava ancora un nome per il completamento del mosaico. “Si tratta di Stefano Badalotti, classe 1973, che si è aggregato al nostro progetto e che metterà la sua esperienza nel campo dell’imprenditoria agricola, per dare un’ulteriore profondità alla nostra azione sul territorio».