Il museo “invade” i negozi della città

SUZZARA A Suzzara, l’arte è priva di confini, spaziali o temporali. È un po’ questo il senso del progetto “Dapartöt”, partito poco meno di un mese fa e senza un orizzonte temporale a dettare eventuali tempistiche di marcia. «È un progetto in linea con il lavoro fatto in questi anni – commenta l’assessore alla cultura  Raffaella Zaldini  -, con un importante coinvolgimento del territorio, sia per quanto riguarda gli artisti che per quanto riguarda i commercianti». Già, proprio i negozi sono una parte importante di “Dapartöt”, tra le vetrofanie di intere opere e dettagli sulle vetrine di vari esercizi, raffiguranti particolari di quadri esposti al Museo del Premio, visibili interamente attraverso la scansione del QR Code. La seconda parte del progetto è “Keywords”, ovvero le parole, chiave, dove artisti under 35 hanno messo le loro opere in vari luoghi pubblici.  Filippo Panzera, Alice Sampietri, Nicola Galli, Martina Franzini, Mattia Copia, Damiano Benedusi, Elena Nosè  e  Muskan Abbas  hanno impreziosito con i loro lavori luoghi pubblici come il municipio, il centro sociale, il centro culturale Piazzalunga, mentre prossimamente toccherà al cinema Politeama, al teatro Dante e alla sede di Socialis. Proprio “Keywords” vuole gettare le basi per future collaborazioni, come racconta il curatore della Galleria del Premio Marco Panizza: «Questi ragazzi hanno tanta voglia di fare arte: ho consigliato loro di mettersi in gioco, di creare un vero e proprio manifesto culturale. “Keywords” è un punto di partenza verso il futuro, vedremo ciò che nascerà. Ma saranno questi ragazzi ed i giovani che si uniranno a loro che dovranno creare un linguaggio comunicativo che caratterizzi il Museo. Questi progetti non hanno scadenza e sono necessari per l’impianto educativo che hanno». “Dapartöt” e “Keywords” non sono, perciò, un punto di arrivo bensì un nuovo inizio. (f.b.)