Il sole bacia la Bigolada, serviti a Castel d’Ario 11,5 q di bigoli

CASTEL D’ARIO – Suona la campanella: è già pronto un altro paiolo avvolto dal vapore e la fila di gente avanza verso il banco della distribuzione, dove i solerti dispensatori riempiono piatti di “bigoi” colorati dal sugo di sarde e acciughe come se non vi fosse un domani. È la scena che ieri si è ripetuta centinaia di volte alla Bigolada di Castel d’Ario, appuntamento irrinunciabile per il territorio mantovano e non solo, tale da prolungare il Carnevale anche nel primo giorno di Quaresima. Non è stato raggiunto il record di qualche anno fa, ma l’edizione 2025, la 175esima, ha fatto comunque registrare un ottimo risultato. «Alle 18.30, ora di chiusura della manifestazione – ha dichiarato Andrea Zuliani, alla “prima” da presidente della Pro loco – abbiamo distribuito 11 quintali e mezzo di bigoi e sardèle». Le cucine hanno funzionato ininterrottamente per quasi otto ore, anche se il lavoro delle decine di volontari impegnati a maneggiare paioli, scolapasta e fornelle a legna era cominciato già all’alba. Lavoro gratificato dalla giornata quasi primaverile che ha fatto accorrere a Castel d’Ario alcune migliaia di persone. Per buona parte della giornata piazza Garibaldi si è trasformata nel consueto serpentone umano. Oltre alla volontà di assaggiare un piatto fumante di spaghettoni, gli avventori si sono svagati tra le oltre 70 bancarelle per la vendita di ogni tipo di mercanzia, specialmente salumi, formaggi, panini, piadine, bevande ma anche abbigliamento e oggettistica, un vero e proprio mercato straordinario con ambulanti provenienti da diverse parti dello Stivale. Ressa anche al luna park e in tutti i pubblici esercizi del paese. Soddisfatto il sindaco Daniela Castro, che insieme alla Giunta, a Zuliani della Pro Loco, al prefetto di Mantova Roberto Bolognesi, al questore Annarita Santantonio, al presidente della Provincia Carlo Bottani, ai vertici dell’Arma e ai rappresentanti di Poste Italiane era presente alla postazione dove è stato svelato lo speciale annullo filatelico emesso in occasione dei 175 della Bigolada, che resterà reperibile per sessanta giorni presso lo Sportello delle Poste in Piazza Martiri a Mantova, prima di essere depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma: «Il tempo ha premiato gli sforzi e la gente, con la sua presenza numerosa, ha decretato il successo della Bigolada, unica ed inimitabile, grazie alla Pro Loco che è riuscita a mantenerne le caratteristiche tradizionali. Ma un plauso va a tutte le persone impegnate su vari fronti, e ovviamente alle forze dell’ordine e ai nostri uffici comunali». Tra le iniziative, la mostra fotografica sulla storia della Bigolada a cura degli Amici del Castello, l’animazione con I tre Amigos di Radio Pico e l’elezione di Re Bigolo e della Regina Sardella, scelti tra coloro che sono stati i più veloci nel mangiare una zuppiera di bigoi e sardéle senza l’utilizzo delle posate né delle mani. Scettri e corone sono andate rispettivamente a Massimo Berti di Castel d’Ario e a Katia Crugliano di Castelbelforte. Con la commozione nel cuore, i colleghi della Pro Loco hanno ricordato in due momenti distinti l’ex presidente Carlo Vincenzi, venuto recentemente a mancare a causa di una caduta accidentale mentre si trovava in vacanza a Parigi con la famiglia. Alla moglie Nadia e ai figli Francesco e Marta è stato donato un suo ritratto, mentre dal palco della piazza riecheggiava “Io vagabondo” dei Nomadi, pezzo che amava particolarmente. «Carlo – hanno detto all’unisono Zuliani e i suoi predecessori Paolo Soave e Giampaolo Turazza – ha dedicato tutto se stesso per la sua comunità e per la Pro Loco, per le quali è stato un grande punto di riferimento».

Matteo Vincenzi