Processo Yana, oggi la sentenza per l’ex fidanzato Dumitru Stratan che rischia l’ergastolo

MANTOVA – Dopo le repliche i giudici della Corte d’Assise del tribunale di Mantova entreranno in camera di consiglio per uscirne poi con il loro verdetto. Oggi è il giorno della sentenza di primo grado del processo per l’omicidio di Yana Malaiko, la 23enne di nazionalità ucraina assassinata la notte tra il 19 e il 20 gennaio 2023 dal suo ex, Dumitru Stratan, 34enne moldavo. La pubblica accusa, sostenuta dal sostituto procuratore Lucia Lombardo ha chiesto la condanna all’ergastolo per l’imputato, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. La parte civile, con l’avvocato Angelo Lino Murtas, ha chiesto complessivamente 2.400.000 euro di risarcimento. I difensori, avvocati Gregorio Viscomi e Domenico Grande Aracri, puntano a far cadere l’aggravante della premeditazione che varrebbe l’ergastolo per il loro cliente, puntando a una eventuale derubricazione del reato a omicidio preterintenzionale, in virtù della confessione di Stratan, che aveva detto di avere colpito la giovane senza avere l’intenzione di ucciderla. . Secondo quanto emerso dalle indagini Dumitru Stratan avrebbe attirato in una trappola la ex fidanzata che dopo averlo lasciato si era messa con un altro. Quella notte il moldavo si era dato appuntamento con la ragazza con una scusa nell’appartamento in cui la giovane era ospitata dalla sorella del moldavo, titolare del bar di Castiglione in cui Yana lavorava. Stratan aveva manomesso la telecamera di sicurezza all’interno dell’appartamento per evitare di essere ripreso durante l’aggressione mortale. Dopo avere uccisa la giovane aveva infilato il corpo in un trolley trascinandolo nel garage, quindi lo aveva caricato sull’auto della sorella e lo aveva scaricato nelle campagne adiacenti nascondendolo sotto una catasta di legna, dove era stato trovato il primo febbraio successivo in zona Valle, sul confine tra i territori dei comuni di Castiglione e Lonato.