L’appello dei parenti ”Aiutateci tutti a trovarla” Famiglia e amici di Stratan spariti dalla circolazione

CASTIGLIONE Da una parte ci sono parenti e amiche di Yana Malayko, arrivati a Castiglione e impegnati concretamente nelle ricerche della 23enne di cui si sono perse le tracce la notte tra giovedì e venerdì scorsi. Dall’altra parte invece i famigliari di Dumitru Stratan, che sembrano essere spariti dalla circolazione.
Ieri infatti in zona Valle, muniti di stivali e buona volontà nonostante l’angoscia di queste ore, dalla Spagna sono arrivati tre cugini di Olexander Malayko, padre della 23enne, e alcune sue amiche residenti a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, dove la giovane ha abitato in casa della nonna.
«Fare informazione in questi casi è molto importante – afferma Sergeij, uno dei cugini del padre di Yana, grazie alla traduzione di Lyudmyla, una delle amiche della 23enne giunte dalla Bergamasca -. È giusto che si sappia ciò che è successo e che da giorni si sta cercando una ragazza di 23 anni sparita nel nulla. Anzi – è l’appello di parenti e familiari di Yana -, chiediamo a tutti di aiutarci nelle ricerche: se qualcuno vedesse, intravedesse o sospettasse qualcosa, lo segnali alle forze dell’ordine. E chiunque può venire qui a aiutare: ci fa piacere se arrivano altre persone e cercando insieme ai noi la nostra Yana».
Ma se nelle campagne castiglionesi arrivano parenti e amiche della 23enne, i famigliari di Yana non si vedono già da alcuni giorni. Qualche residente nel grattacielo di piazzale Resistenza afferma di aver visto Ana Stratan, madre di Dumitru, sabato mattina: «È venuta a recuperare alcune brioche che c’erano nel bar, dopodiché qui non si è più visto nessuno». E anche l’abitazione della donna sembra vuota: nonostante diversi passaggi nel corso della giornata, al citofono non risponde nessuno.
Pure il conoscente cui Dumitru già venerdì mattina poco dopo le 8 aveva detto «Ho fatto una cavolata, ho ammazzato Boni», preferisce la via del silenzio. Contattato telefonicamente, si è gentilmente congedato con un «Arrivederci, buona giornata».
Nel frattempo la vicenda, oltre che amarezza, incredulità e angoscia, suscita anche curiosità. In molti passano da piazzale Resistenza e sbirciano dentro il bar Event Coffee. Sulle vetrine sono stati posati dei fiori e da un paio di giorni è apparso anche un commovente cartello scritto da qualche amica: “Rimarrai sempre nei nostri cuori. La tua immagine, la tua bontà, la tua dolcezza saranno sempre dentro di noi”.