L’appello di 20 sindaci per aiutare le aziende del territorio

MANTOVA – l’emergenza sanitaria e sociale determinata dall’epidemia del “Covid-19” sta mettendo in grande difficoltà e a dura prova le nostre comunità. Una situazione che ha spinto una ventina di sindaci, prevalentemente dell’Alto mantovano ma anche della sinistra Mincio, dell’Oglio Po e della Bassa, a scendere in campo con un’iniziativa davvero apprezzabile per tentare di limitare i danni che il virus sta mietendo anche sotto il profilo del lavoro e dell’economia, che si potrebbe tradurre con lo slogan «Diamo una mano alla nostra terra, alle nostre imprese, a noi stessi». «Il grande senso di responsabilità e di solidarietà espresso dai nostri concittadini e la straordinaria prova della nostra sanità regionale ci rende orgogliosi e ottimisti – spiegano i sindaci – ma la situazione di grave stallo e crisi del nostro sistema economico, territoriale e nazionale, ci preoccupa molto. Quello che si sta verificando è che un sistema per la sua maggior parte operativo e competitivo, al netto di segmenti con più sofferenze di altri anche per congiunture precedenti all’epidemia, sta rischiando prima la paralisi e poi una crisi diffusa e definitiva». Molte delle nostre Imprese, sia del comparto agroindustriale sia manifatturiero, sono dedicate all’export, oggi pressoché fermo per via dell’epidemia. «Si tratta di aziende sane, che non hanno bisogno di assistenzialismo ma di supporto nel rapporto con il fisco e la liquidità e nella rimessa in moto delle vendite. Per questo – precisano – oltre a chiedere con forza che l’intervento del Governo e delle Istituzioni vada in questo senso (il buon senso vorrebbe lo stop, da parte dell’Esecutivo, all’introduzione del nuovo registratore di cassa con invio telematico, di cui ogni piccolo commerciante dovrà dotarsi entro giugno: una follia in virtù di quello che si sta verificando nel Paese, ndr), abbiamo deciso di muoverci anche noi». «Non si tratta di discriminare nulla e nessuno ma, di contro, di sviluppare un’azione chiara di sostegno al nostro sistema territoriale attraverso la richiesta ai nostri concittadini di privilegiare l’acquisto di beni di consumo, alimentari e non, prodotti dalle nostre Imprese locali. A tal scopo, abbiamo voluto lanciare una robusta campagna di sensibilizzazione», osserva il deputato mantovano della Lega, nonché vicesindaco di Castiglione delle Stiviere,  Andrea Dara . Da qui nasce il progetto “Adesso sosteniamoci!”, che attraverso uno specifico marchio e una serie di iniziative mirate, si svilupperà nei vari Comuni che hanno subito aderito all’iniziativa tramite comunicazioni dirette, come una lettera aperta appena recapitata a tutte le famiglie e altre proposte compatibili con le giuste restrizioni derivanti dalle ordinanze sanitarie. «Chiederemo l’adesione e il sostegno a questa campagna anche alle rappresentanze dell’agricoltura, dell’industria e artigianato e del commercio, con cui abbiamo già avviato i contatti – specificano i sindaci -. In gioco c’è il lavoro, il lavoro di tutti noi e delle aziende che vogliamo sostenere quotidianamente; c’è in gioco il futuro delle nostre comunità che con tanta fatica e dedizione ogni giorno cerchiamo di costruire». I primi cittadini che hanno firmato il protocollo sono  Enrico Volpi?  (Castiglione delle Stiviere),  Achille Prignaca ?  (Castel Goffredo),  Davide Ferrari  (Mariana Mantovana), Giorgio Cauzzi  (Cavriana), Nicolò Ficicchia  (Canneto), Giordano Busi  (Asola), Monica De Pieri  (Acquanegra), Stefano Meneghelli  (Guidizzolo), Mauro Morandi  (Medole), Massimo Facchinelli  (Redondesco), Germano Bignotti  (Solferino), Massimiliano Rossi  (Ponti sul Mincio), Giorgio Cappa  (Monzambano), Matteo Zilocchi  (Pegognaga), Alessandro Cavallari  (Viadana), Sergio Rossi  (Roncoferraro), Massimiliano Gazzani  (Castelbelforte), Mattia Cortesi  (Roverbella), Pietro Bortolotti  (Dosolo).

MATTEO VINCENZI