Marcaria, “Quel ponte? Un disastro. La Provincia si muova”

MARCARIA «Il fatto che la Provincia, nonostante i nostri appelli, ripeta che è tutto a posto, è sinonimo del fatto che la Provincia il territorio non lo conosce per niente. Perché quel ponte è un disastro ma nessuno interviene, nonostante ormai da tempo chiediamo i lavori davvero necessari».
A dirlo sono i sindaci di Marcaria  Carlo Alberto Malatesta e di San Martino dall’Argine  Alessio Renoldi, che cominciano ad alzare il tiro nei confronti della Provincia di Mantova. «Da tempo ormai chiediamo interventi, ma ci viene detto che è tutto sotto controllo e il ponte rimane così com’è. Ma in realtà quel ponte è in condizioni scandalose – tuona il sindaco Malatesta -. Il manto stradale è completamente dissestato: i sampietrini saltano via a schegge o per intero, ci sono rattoppi in asfalto ovunque e le auto, che passano a velocità folli, non fanno altro che peggiorare una situazione che è già al limite. Vogliamo parlare della passerella che dovrebbe servire per ciclisti e pedoni? È una passerella così stretta che non ci passa nemmeno il manubrio della bicicletta. A cosa può servire una passerella di quel tipo? A nulla. Nemmeno un funambolo riuscirebbe a passare. E allora si passa lungo la carreggiata, facendo la gimkana tra buche, rattoppi, sampietrini che schizzano via e automobili che ti sfiorano».
La rabbia dei due sindaci è tanta, soprattutto perché affermano di aver chiesto più e più volte interventi alla Provincia. «È vero – prosegue Malatesta – che qui a Marcaria Palazzo di Bagno ha sistemato molte strade, ma quel ponte versa in condizioni pietose e ha bisogno di un intervento urgente e risolutore. Poi non si può sempre piangere sul latte versato. Non si può sempre aspettare che una macchina venga danneggiata da un sampietrino piuttosto che un ciclista o un pedone cadano a terra o si facciano male lungo la passerella. Bisogna intervenire prima che il danno sia fatto. E se il tempo di intervento non è ora, quando sarà? Speriamo solo – è la conclusione – che la struttura sia tenuta sotto controllo e sia perfettamente sicura».