BORGO VIRGILIO Confortati dagli incoraggianti risultati ottenuti in questi ultimi 3 anni, l’amministrazione comunale di Borgo Virgilio prosegue la propria collaborazione con l’associazione venatoria “Libera Caccia” nell’attività di contenimento e lotta alla nutria. Il rinnovo della convenzione è stato firmato mercoledì sera in municipio a Cerese. I numeri sono davvero notevoli, diretta espressione dell’impegno quotidiano dei volontari nell’attività di cattura e raccolta: solo nel 2020 gli esemplari catturati ammontano a 3.308 unità. Il valore di un tale risultato risiede non tanto e non solo nel costo economico, comunque importante, che sostiene il Comune annualmente, pari a circa 21.000 euro, quanto nel presidio costante che tale lavoro garantisce a difesa del territorio, sia esso inteso sotto il profilo della vulnerabilità idraulica (si pensi ai danni che la nutria comporta nello scavare le proprie tane sulle sponde del reticolo idrico), sia, naturalmente, per l’attività agricola che registra puntualmente notevoli danni alle colture in atto. A questo si aggiungono i rischi legati al cedimento del terreno in corrispondenza delle gallerie, cedimento che può provocare il ribaltamento di trattori e altri mezzi agricoli. Tale problematica ha assunto negli ultimi anni grossa rilevanza, impegnando i Consorzi di bonifica territoriali con spese ingenti e continuo impiego di personale. «Al lavoro svolto dall’Associazione, con il coordinamento dei volontari operato da Massimo Belletti , va quindi il plauso e il ringraziamento del Comune anche in rappresentanza del mondo agricolo che inevitabilmente trae beneficio dallo sforzo profuso dai volontari», commenta il consigliere delegato all’agricoltura Fabio Baldini. «Il ringraziamento da parte del Comune – aggiunge il sindaco Francesco Aporti – va inoltre esteso al Consorzio Territori del Mincio, che contribuisce anche economicamente a tale attività, ai dipendenti della Provincia che operano nell’ambito del Piano provinciale per la lotta alla nutria e che ritirano le carcasse per lo smaltimento, al Parco del Mincio per la propria disponibilità e non ultimi al geometra Francesco Farnè ed all’architetto Pier Giuseppe Bardi che coordinano l’attività».
Matteo Vincenzi