Sfondano a mazzate la vetrina e rubano pc e fondi di cassa

RONCOFERRARO Sfondano la porta del negozio a mazzate per rubare i pc e poi si danno alla fuga. Il fatto criminoso è avvenuto lunedì sera, intorno alle 22.30, in via Cesare Battisti, centro di Roncoferraro. Vittima dei balordi è stato il negozio “Real Time Computer” di  Alessandro Lavanna , che già un paio di anni fa aveva subito un tentativo di furto. I malviventi hanno agito con la complicità del buio, scegliendo non a caso il lunedì, giorno in cui la sera tutte le attività sono chiuse e il passaggio di veicoli è pressoché inesistente. La banda ha posteggiato l’auto (una Golf di colore grigio, ndr ) lasciando il motore accesso, quindi due individui sono scesi muniti di mazze che già lasciavano presagire nulla di buono. Un colpo, due, fino ad arrivare a cinque scagliati con veemenza sulla porta del negozio dove oltre alla vendita e all’assistenza di computer si vendono anche cartucce e toner. Quindi sono entrati e in pochi secondi hanno portato via tre pc e il cassetto del registratore di cassa contenente circa 100 euro. «Ero al piano superiore dove abito insieme alla mia famiglia – racconta il titolare -; stavo guardando la televisione, quando a un certo punto ho sentito come dei botti potenti provenire dal basso. Ho così alzato la tapparella della finestra facendo appena in tempo a scorgere quei mascalzoni che sgommavano via in direzione Nosedole». Lavanna ha immediatamente allertato il 112, e poco più tardi giungeva sul posto una pattuglia della Questura di Mantova. Ma su questo aspetto il commerciante non trattiene la propria rabbia: «Vi fossero state delle telecamere di videosorveglianza, come da anni qui in centro paese chiediamo ma senza avere mai avuto riscontro, probabilmente sarebbe stata identificata la targa di quell’auto». Le indagini sono in corso per cercare di ricostruire l’episodio ed arrivare ad individuare i responsabili del furto. Ieri il titolare è stato costretto a tenere chiusa l’attività, come apparso nel cartello mestamente esposto sulla vetrina del negozio.

Matteo Vincenzi