Sorpresa: dagli scavi spuntano tre antiche ruote da macina

CANNETO SULL’OGLIO – re potenti, antiche e grandi macine per il grano sono state rinvenute durante gli ultimi lavori eseguiti per la realizzazione del nuovo impianto idroelettrico sul canale Naviglio nel centro storico del paese dei vivai. «Due delle macine ritrovate – spiega l’assessore alla cultura Gianluca Bottarelli – sono in pietra e risalgono al periodo settecentesco, mentre l’altra, che è divisa in due parti, è realizzata in materiale cementizio ed è ascrivibile al novecento. I due antichi manufatti si trovavano sottoterra e sono stati ritrovati dagli operai durante i lavori di scavo e nel corso delle operazioni di movimentazione del terreno all’interno dell’area della nuova centrale idroelettrica, dove nei secoli scorsi c’erano dei vecchi mulini. Si tratta – conclude Bottarelli – di una scoperta importante e per quanto riguarda la loro futura collocazione stiamo progettando la sistemazione dell’intera area e non escludo possano rimanere lì».
I manufatti potrebbero trovare collocazione anche al Museo Civico oppure venire esposti lungo la passeggiata che potrebbe sorgere a lato del canale Naviglio. Un tempo nella via Molino erano presenti tre mulini: uno per il grano, uno per sfruttare l’acqua e uno per produrre l’olio. Il secondo dei tre, ovvero quello di mezzo, era il vecchio mulino San Giuseppe che fu di proprietà della famiglia Einstein, quella del celebre fisico e Premio Nobel Albert, in uso già nel 1898 per produrre energia elettrica e che tornerà presto a vivere grazie ad un nuovo moderno e valorizzante progetto di riqualificazione.
Il progetto del nuovo impianto idroelettrico lungo il canale Naviglio che attraversa l’intero centro abitato del paese, nella sede che fu degli Einstein è stato promosso dal Comune guidato dal sindaco Nicolò Ficicchia e realizzato a cura e a spese del consorzio di bonifica Garda-Chiese. Il costo totale dell’opera è stato di circa 300mila euro con i lavori diretti dall’ingegner Paolo Magri ed è stata realizzata una piccola centrale idroelettrica “ad acqua fluente” mediante lo sfruttamento del dislivello tra la pianura e l’alveo del fiume Oglio con il relativo salto posto in via Molino.
L’intervento ha visto l’installazione di una coclea idraulica, che è stata posizionata realizzando uno scivolo in corrispondenza dell’attuale edificio di proprietà comunale, per una potenza nominale di circa 27 kw ed una producibilità annua stimata in 228mila Kwh. Nei prossimi giorni saranno completati i lavori di collegamento alla rete elettrica dell’impianto mini hydro che incrementerà così la produzione di energia rinnovabile da parte del consorzio.