Sulla Suzzara-Ferrara treni soppressi e disagi per gli studenti, consorzio Oltrepò all’attacco di Tper

OLTREPO’ –

Due corse soppresse dal calendario ad anno scolastico iniziato, disagi per gli studenti che rischiano – a questo punto – di restare fuori casa fino a nove ore al giorno in quanto l’orario non combacia con quello del bus-navetta di Apam, e ulteriori problemi per i lavoratori pendolari: le “novità” introdotte da Ferrovie Emilia-Romagna sulla tratta Suzzara-Ferrara hanno mandato su tutte le furie il Consorzio Oltrepò Mantovano che ha chiesto urgentemente un incontro con la dirigenza di Tper, anche per rimarcare l’ulteriore perplessità di un cambio di orario avvenuto quando ormai erano stati sottoscritti gli abbonamenti alle corse ma basandosi sul vecchio calendario. Come ha spiegato Matteo Zilocchi, sindaco di Pegognaga e vicepresidente con delega all’ambiente del Consorzio, tante sono le lamentele arrivate ai primi cittadini da parte di genitori, studenti e degli stessi istituti scolastici: «Dal nuovo orario dei treni sono state eliminate ben 2 corse nell’orario tra mezzogiorno e le quattordici, quindi uno studente del Basso Mantovano, per frequentare dalle 4 alle 6 ore di scuola a Suzzara, potrebbe rischiare di restare fuori casa fino a 8-9 ore al giorno – ha spiegato – Il tutto senza un adeguato preavviso, ad anno scolastico avviato, e con le scuole si sono trovate, giocoforza, a dover cercare soluzioni per appianare il disagio creato agli studenti dalle ferrovie, dato che nuovi orari non combaciano nemmeno con il servizio bus-navetta che collega le scuole alla stazione predisposto da Apam». Nella giornata di lunedì è partita una richiesta di incontro, da parte del Consorzio, nei confronti del direttore generale di Tper Stefano Masola con l’auspicio che si possa mettere mano a quelli che l’ente consortile definisce “cambiamenti inequivocabilmente peggiorativi”: «L’inaspettata decisione di TPER non creerà grandi disagi solo nell’immediato ma anche nel prossimo futuro – conclude Zilocchi – eliminando il trasporto ferroviario si disincentiverà la mobilità pubblica e si favorirà l’uso di mezzi propri che porterà inevitabilmente all’aumento dell’inquinamento ambientale e dei costi per i cittadini. Questa è certamente una decisione in contro tendenza rispetto alle direttive europee che stanno indirizzando i Paesi Europei verso la transizione ecologica e progetti di mobilità sostenibile.Senza un adeguato trasporto pubblico, anche le scuole secondarie di questo bacino diventeranno meno raggiungibili dagli studenti del territorio: una perdita del valore formativo e umano che oggi è più che mai fondamentale per il nostro territorio. Non dimentichiamo, ultimo ma non “ultimo” problema, la grave inadempienza di TPER nei confronti di coloro che a settembre 2022 hanno sottoscritto abbonamenti annuali fino ad agosto 2023: hanno pagato per un servizio e se ne ritrovano uno meno efficiente. Se a settembre TPER avesse informato che a dicembre avrebbe soppresso delle corse durante l’anno, probabilmente molti avrebbero fatto scelte differenti».