MEDOLE In un primo momento si è pensato ad un insano gesto dovuto ad un momento di disperazione. Poi ad una fatalità. Si sarebbe trattato invece di una disgrazia. Mario Benazzi di 85 anni anni ieri pomeriggio, poco dopo le 17, ha perso la vita a Medole lungo la strada di alta percorrenza in località Crocevia.
L’anziano, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Guidizzolo e le testimonianze dei vicini di casa della vittima e di alcuni passanti che transitavano in zona in quel momento, sarebbe uscito dalla propria abitazione forse per fare una passeggiata. All’improvviso sarebbe stato colto da un malore, dovuto magari alle alte temperature di questi giorni di giugno, così avrebbe perso i sensi andando a cadere. Non al suolo, però. Ma in uno dei canali che costeggiano la strada. E purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il corso d’acqua, in maniera repentina, lo ha trascinato per un lungo tratto, facendolo annegare.
Vani e disperati i tentativi di salvare l’anziano da parte di chi, suo malgrado, ha assistito alla tragica sequenza. Pronto ed immediato anche l’intervento sul posto dei sanitari del 118 e della polizia locale che hanno recuperato il corpo, incastrato nella canaletta e provato, con massaggio cardiaco, a rianimarlo.
Il medico del 118, dopo aver constatato il decesso dell’85enne e coperto il cadavere con un telo termico, hanno effettuato gli accertamenti di rito ed i rilievi come da prassi per cercare di ricostruire le dinamiche della tragica fine. Sgomento e rabbia da parte dei residenti di Crocevia che hanno protestato per le condizioni del manto stradale non in perfette condizioni, collassato in alcuni tratti forse per il transito costante di numerosi mezzi pesanti che fanno la spola da e per le aziende vicine. Tra le ipotesi a caldo della morte di Mario Benassi infatti c’è stata anche quella dell’incidente per cercare di evitare un veicolo a tutta velocità che rischiava di investirlo sul ciglio della strada. Gli accertamenti sull’accaduto sono in pieno svolgimento.
