Caldo persistente anche nei primi giorni della prossima settimana

MANTOVA Per ora non aspettiamoci il fresco. Non arriverà. Difficile, del resto, sperare che il tempo evolva in questa direzione. Abbiamo di fronte il mese statisticamente più caldo dell’anno, ma anche il più realistico responso dei modelli meteo, per nulla indirizzati verso scenari meno afosi. 
Poche o nessuna novità in vista, quindi, nel corso del fine settimana, con l’unica attenuante di un leggero calo termico e del tasso di umidità. Il sole sarà quasi sempre presente. Da domenica l’alta pressione africana riprenderà grinta dando vita ad una fase di riscaldamento più acuto con temperature diurne comprese fra 33 e 35 gradi, valori che persisteranno anche nei primi giorni della prossima settimana. 
Attualmente l’Europa vive una posizione di stallo. Il settore occidentale del continente, dalla Penisola iberica alle isole britanniche, è da quasi due settimane ostaggio di un sistema depressionario responsabile di continuo maltempo nonché di un giugno sostanzialmente autunnale (Londra non supera i 19 gradi da più di una settimana). Al contrario, l’Europa centro-orientale vive un periodo di piena estate con temperature che nelle zone interne del sud Italia e della Grecia superano anche i 40 gradi ormai da martedì scorso tra cieli lattiginosi per la grande quantità di sabbia sahariana in sospensione. È proprio la depressione che insiste da giorni sulla Francia ad aspirare continuamente aria arroventata dal Nordafrica con direzione Italia, ma anche Germania ed est Europa. 
Da tanto calore il nord Italia è rimasto parzialmente ai margini. A Mantova e nella gran parte delle città padane la temperatura ha superato di poco i 33 gradi, una temperatura notevole ma non certo eccezionale per il periodo, sebbene gravata da un tasso di umidità spesso critico. Va ricordato infatti che nella terza decade di giugno del 2019 il centro di Mantova superava 38 gradi (record mensile) e che nel giugno 2017 come in quello del 2014 e nel 2013 venivano superati i 36 gradi. 
Un certo cambiamento potrebbe maturare solo tra martedì e mercoledì della prossima settimana. Solo allora le correnti atlantiche dovrebbero riuscire a piegare le velleità dell’alta pressione africana, magari a suon di temporali al momento difficili da localizzare, sia nel tempo che nello spazio. Un’eventuale rinfrescata avrebbe tuttavia breve durata; quasi tutti i modelli previsionali confermano infatti un mese di luglio con temperature superiori alla media. 
Soprattutto nella parte nord e nordovest della provincia, quello attuale è ad oggi un mese di giugno estremamente secco. In questo settore le ultime precipitazioni di una certa entità risalgono allo scorso 24 maggio; da allora solo qualche millimetro sui 90 che giugno dovrebbe ricevere. Altre volte a Mantova giugno ha mostrato di sé un lato particolarmente siccitoso. È il caso del già citato 2019 (12 millimetri), del 2015 (15 millimetri) e del 2006 (16 millimetri).
Alessandro Azzoni