Inverno secco e molto freddo, ma sale lo smog

MANTOVA Inverno secco, a tratti rigido, con molto smog. L’attuale gennaio confermerà l’impronta siccitosa e fredda che ha mostrato nelle ultime due settimane. Niente da fare, insomma, per chi aspetta un pò di neve in montagna. Notizie migliori, invece, sul fronte dello smog. Oggi un debole fronte freddo da nord tenterà di valicare le Alpi portando con sé correnti settentrionali che rimescoleranno un pò gli strati d’aria superficiali della Valpadana. Avremo di conseguenza aria migliore con un certo aumento della temperatura (massime anche oltre i 10 gradi) indotto dal vento di foehn, mite e secco, perché prodotto dalla forte compressione del vento in discesa dalle Alpi verso la Pianura Padana. Tutta l’umidità che le correnti artiche portano con sé viene però scaricata sui versanti alpini a noi opposti, quali quelli austriaci, tedeschi e svizzeri. Da noi l’aria fredda scende precipitosamente verso la Valpadana subendo forte compressione, e riscaldandosi di conseguenza. Il termometro può salire anche di dieci gradi in meno di un’ora, specie dove le Alpi sono più alte, quindi in Lombardia e in Piemonte. Tuttavia, non appena il vento cessa la temperatura precipita, anche grazie al cielo sereno e all’aria tersa. Questa situazione così frequente da settimane sta determinando una prolungata situazione di siccità sulle regioni dell’Italia settentrionale. Non ultimo il problema dello smog. Poche sono le novità a riguardo: l’orientamento delle correnti non cambierà almeno fino al prossimo fine settimana; solo tra sabato e domenica potrebbe tornare un po’ di pioggia. Con l’eccezione di giovedì scorso, in città negli ultimi dieci giorni la concentrazione media giornaliera delle polveri sottili ha sempre superato il limite dei 50 microgrammi per metro cubo (ieri e sabato si è portata a quota 80/90). Oggi e domani andrà un po’ meglio, ma da mercoledì a venerdì torneremo di nuovo sopra il limite. Ci aspetta infatti una settimana di tempo stabile, prevalentemente soleggiato da oggi a mercoledì, più nuvoloso da giovedì in poi. Le temperature rimarranno stabili con valori notturni negativi (tra -2° e -4°) e massime tra 8 e 10 gradi. Oggi, grazie al foehn, potremmo registrare massime fino a 13 gradi. Di sicuro, però, l’attuale gennaio mantiene al momento un comportamento termico in linea con la media. Il mese non assomiglia affatto a quelli da caldo record dell’anno scorso, del 2014 e del 2013, i più caldi dal dopoguerra e con medie mensili fra 3 e 5 gradi oltre i valori statistici.
Alessandro Azzoni