L’autunno si afferma: settimana soleggiata ma nettamente più fredda

MANTOVA Autunno, è buona la prima. Il primo, vero affondo freddo nel cuore del Mediterraneo è andato a segno. Sia ieri che, questa mattina il termometro è sceso nelle campagne mantovane al di sotto degli 8 gradi con punte di appena 6° e nonostante il sole ieri ha faticato a portarsi oltre i 17°. Anche nei prossimi giorni, nonostante il soleggiamento quasi sempre presente, la temperatura non si scosterà più di tanto da questi valori fino a scendere ulteriormente in quelli serali e notturni (non sono in realtà temperature così distanti dalla media stagionale).
Non solo: nella seconda parte della settimana assisteremo al ritiro dell’anticiclone verso la Scandinavia. Tale manovra permetterà una nuova discesa di correnti polari se non continentali diretta proprio verso l’Italia, consentendo un ulteriore raffreddamento entro venerdì. L’aria fredda in arrivo non sarà poca, al punto da prefigurare temperature notturne anche inferiori ai 3 gradi nel prossimo fine settimana.
L’autunno quindi accelera, facendo ipotizzare l’accensione del riscaldamento domestico entro una settimana. Qualcosa di simile era accaduto l’anno scorso, quando il mese di ottobre fu uno dei tre più freddi degli ultimi vent’anni. Già nella prima metà ci fu una giornata con temperatura massima di appena 11 gradi, preceduta da nottate con minime scese fino a 2/3 gradi. Precedentemente, negli ultimi vent’anni ottobre era stato tanto autunnale solo nel 2010 e nel 2003. I record mensili rimasero tuttavia lontani. Basti pensare che negli ultimi giorni di ottobre del 1997 le minime notturne scesero in aperta campagna fino a -2°, battendo il precedente record del 1968. Singolare poi quanto avvenne tra il 10 e il 15 ottobre 2016, quando un’irruzione di freddo russo determinò una delle più precoci irruzioni di freddo che la stagione conoscesse, con termometro vicino allo zero nelle zone di campagna nel primo mattino del giorno 12.
Di sicuro, le temperature fuori scala di una settimana fa, con massime fino a 25 gradi, non torneranno. Anzi, sarà difficile superare quota 20°. Il sole però non mancherà: un ponte di alta pressione esteso dall’Atlantico ai Balcani assicurerà cielo sereno o poco nuvoloso almeno fino a mercoledì compreso, pur con temperature decisamente basse nelle ore notturne, ossia fra 6 e 8 gradi. Temperature fra 18 e 20 gradi, invece durante il giorno.
Venti tesi di bora sono attesi infine nella giornata di giovedì, quando l’Italia sarà investita da una corrente nordorientale proveniente dalla Russia europea, dove le temperature notturne dei giorni scorsi sono già scese abbondantemente sotto zero. Avremo quindi più freddo, con minime che nel prossimo fine settimana scenderanno fra 3 e 5 gradi nelle zone rurali e giornate nel complesso più fredde.
Al contrario, in certi mesi di ottobre la posizione dell’alta pressione atlantica ha determinato giornate molto miti, per non dire estive, anche nella seconda metà del mese. È il caso del 2018, si registrarono temperature anche superiori ai 30 gradi (giorno 24) sull’alta pianura lombarda, sebbene sotto l’effetto del vento di foehn.
Alessandro Azzoni