L’irriverenza di Angelo Duro

Mantova Scontroso, irriverente, polemico e pronto a farsi letteralmente beffe del dilagante politically correct. Chi conosce Angelo Duro sapeva esattamente a cosa andava incontro, chi non lo conosceva e l’ha visto ieri sera sul palcoscenico minimal del Sociale avrà sicuramente imparato ad amarlo oppure ad odiarlo. Già, perché l’ex inviato delle Iene non fa sconti a nessuno: l’attacco ai luoghi comuni è frontale e a 360 gradi. Nel suo colorito monologo finiscono indistintamente gay, lesbiche, obesi, stranieri e altre categorie ad oggi protette da quel politically correct che Angelo Duro prende a calci e riesce a dire quello che le persone oggi magari pensano, ma non possono più dire. Certo, spesso si spinge fin troppo oltre, ma questo fa parte del copione e la gente gradisce, quella stessa gente che per una sera, con i favori del buio, torna quella di un tempo. E poco importa se Angelo li insulta e li prende per i fondelli, tanto una risata ci scappa lo stesso. I 90 minuti di monologo sono stati così un crudo concentrato di vita lontani però dalla ribalta quotidiana.