MANTOVA – In concorso con un complice avrebbe approfittato dei soggetti più deboli, soprattutto anziani, vendendo loro integratori alimentari e costose terapie nutraceutiche: per questo una 30enne, ex medico di base al centro Iris di Castel Goffredo, era finita a giudizio con le accuse di truffa e esercizio abusivo della professione sanitaria. I fatti a lei contestati risalgono al periodo compreso tra il settembre 2019 e l’aprile 2020. Nello specifico i due avrebbero fatto sborsare ingenti somme di denaro a decine di ignari pazienti del medico di famiglia, tutti residenti nel Mantovano somministrando loro costose terapie nutraceutiche (inteso come un prodotto contenente una o più sostanze normalmente presenti negli alimenti, ma rese disponibili in una forma farmaceutica che le contiene in forma dosata, concentrata e purificata) per la cura di svariate patologie tra cui anche infezioni polmonari da Covid-19. In sostanza avrebbe spacciato per curanti alcuni farmaci che, seppur non dannosi per la salute, non avevano alcuna proprietà di difesa dal coronavirus, il tutto perpetrato soprattutto durante la prima ondata pandemica dello scorso anno. Le indagini erano state condotte dai carabinieri di Castel Goffredo e dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cremona. A carico della dottoressa e del complice erano quindi state emesse due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ieri mattina, con l’ammissione degli elementi probatori, si è aperto davanti al giudice Chiara Comunale il processo, che entrerà nel vivo poi nell’udienza fissata per il prossimo 29 ottobre.