Teatro Sociale di Castiglione delle Stiviere, ecco la svolta Via il cantiere: si riparte da zero

CASTIGLIONE –  Sorpresa: dopo oltre cinque anni di stop totale e di abbandono, arriva la svolta per il Teatro Sociale di Asola. Lunedì mattina sono infatti iniziate le operazioni di smantellamento del cantiere che dovrebbero concludersi nel giro di un paio di settimane. Poi, una volta rimosse tutte le strutture, il Comune farà il punto della situazione e infine – giocoforza – verrà bandita una nuova gara d’appalto, così da trovare l’impresa cui saranno affidate le opere di completamento del restauro.
Per la storica struttura di Asola è una svolta vera e propria. I lavori infatti erano iniziati ancora nel 2018, quando sindaco era Raffaele Favalli. Poi, alla volta del 20 gennaio del 2020 – poco più di cinque anni fa – l’allora sindaco Giordano Busi convocò una conferenza stampa per spiegare che i lavori al Sociale erano stati fermati. Da quel momento il cantiere non ha più fatto passi avanti.
Con l’insediamento della nuova amministrazione comunale, passo dopo passo si è arrivati appunto alla svolta. «Ci siamo accordati con l’impresa e abbiamo deciso di tagliare la testa al toro. Il Comune ha prodotto un ordine di servizio per lo smantellamento del cantiere ed è stato rescisso il contratto con l’impresa che all’epoca aveva vinto l’appalto. Riteniamo che si fosse venuta a creare una situazione francamente deleteria sia per l’ente comunale sia per la cittadinanza di Asola: era necessario imprimere un cambio di passo. Dopo cinque anni di stop e abbandono del cantiere, senza una via d’uscita chiara, quella che abbiamo adottato ci è sembrata la strada maggiormente proficua». Ora nel giro di due settimane tutto il cantiere – materiali edili, ponteggi, strutture varie – dovrebbero venire rimosse e il Sociale tornerà a respirare. Ma la strada è ancora molto lunga. Prima di tutto, a cantiere rimosso, l’ufficio tecnico comunale dovrà necessariamente fare il punto della situazione. Del resto non si può certo pensare che le condizioni attuali siano le stesse di inizio 2020, dopo cinque anni di lavori fermi e di cantiere abbandonato. «Guano, diverse infiltrazioni, sporcizia a profusione. All’interno sono cresciuti anche arbusti e qualche alberello», spiega Romanelli. Se necessario, quindi, il progetto e i lavori da svolgere verranno adeguati a quello che è il contesto attuale del Sociale. Infine verrà bandita una nuova gara d’appalto con cui scegliere una nuova impresa cui verranno affidati i lavori – con l’obiettivo, questa volta, di non incappare di nuovo in una situazione come quella che si è creata nel corso degli ultimi cinque anni.