Basket Serie A2 – La Pompea rimane in “lockdown”

MANTOVA Lo sport, piano piano, sta cercando di rimettersi in moto, attraverso protocolli di sicurezza, ma in casa Pompea la stagione è definitivamente andata in archivio. La Fip ha dichiarato di fatto “nulli” i campionati e la società virgiliana di fatto ha disposto il rompete le riche.
«Non ho seguito i protocolli circa una possibile ripresa dell’attività – ammette il presidente  Adriano Negri  – per noi la stagione è chiusa, non torneremo ad allenarci. Noi dirigenti al momento stiamo facendo altre considerazioni, che riguardano più che altro l’aspetto economico. Stiamo cercando di capire quali sponsor resteranno con noi, il budget a nostra disposizione e in base a questo ci muoveremo per allestire la squadra per la prossima stagione. C’è ancora tanta incertezza, difficile in questa situazione impostare dei programmi. Una volta che ci sarà finalmente chiarezza, potremo muoverci, discorso che riguarda anche il progetto Academy con Sustinente».
Di mercato, per adesso, non si parla. La società valuterà comunque prima la disponibilità dei giocatori della rosa attuale. Quanto alla conferma del coach Alessandro Finelli, il presidente Negri si dichiara ottimista. «Credo che, a meno di sorprese – si sbilancia il massimo dirigente degli Stings – Finelli resterà con noi. Il suo lavoro è stato apprezzato da tutti, in campo si sono visti i risultati, ha tirato fuori il meglio dai ragazzi. In tal senso parla chiaro la nostra posizione in classifica al momento dell’interruzione del campionato (la Pompea era quarta con 30 punti,  ndr)».
Con il presidente Negri facciamo allora qualche considerazione sulla possibile composizione dei gironi della prossima stagione: in questa, la Pompea era nell’Est, con trasferte a San Severo e in provincia di Caserta, quando nell’Ovest c’erano le assai più “comode” Bergamo e Treviglio. «Mi auguro che in futuro la Lega ne tenga conto – conclude il patron – con le difficoltà economiche che ci saranno, anche i costi delle trasferte avranno un peso e la Lega dovrà venire incontro alle società in tutti i modi».