Basket Serie A2 maschile – Staff in casa dell’Urania per il riscatto

MANTOVA Questo pomeriggio, alle ore 18.30, la Staff disputerà il recupero della seconda giornata del girone di andata. Il terreno di scontro è il PalaLido, avversario naturalmente è l’Urania. La sfida di ritorno si è già disputata, e anche recentemente: il 27 gennaio, alla Grana Padano Arena, l’ex biancorosso  Tommaso Raspino fece lo sgambetto agli Stings e vinse 60-70. Quella sconfitta, la terza consecutiva, costò la panchina a  Emanuele Di Paolantonio.
Esattamente come domenica scorsa a Treviglio, Mantova si appresta ad affrontare una partita contro una squadra dal distacco minimo in campionato (Milano ha 2 punti in più, anche se una gara in meno) e quindi ragionare in termini non solo di vittoria nello scontro diretto ma anche di differenza canestri diventa importante. L’ideale per  Ghersetti  e compagni sarebbe tornare a casa con una vittoria di almeno 11 punti di scarto, ma considerando il passo indietro visto a Treviglio sarebbe già importante combattere fino all’ultimo minuto. Poi tutto quello che dovesse arrivare in più sarà tanto di guadagnato.
«Contro Milano – afferma coach  Gennaro Di Carlo – sarà un’altra opportunità per dimostrare che, al di là della buona volontà, dobbiamo rimanere attaccati alle indicazioni, all’ordine e alla disciplina. Serve una buona dose di cinismo, senza cedere alle situazioni di stress delle partite serrate. Questo aspetto ci farà crescere nella mentalità e come gruppo. Milano è una squadra che tende a gestire il ritmo della partita, quindi ad avere l’inerzia della gara. Sarà un incontro complicato. Dobbiamo essere molto concentrati sulle cose che prepareremo. Ma sono convinto che in questo modo potremo vincere».
Quando la necessità è di rialzare la testa i veterani sono i primi a indicare la rotta: «Credo sia molto importante avere fame perché in questo momento cruciale della stagione a fare la differenza sono appunto i dettagli e la fame di vittorie – sottolinea  Luca Infante – Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi perché è tutto nelle nostre mani. Ci attenderà un’altra battaglia».
Entrambe le squadre comunicano di essere al completo.