Basket Serie C Gold – Negri e Ramaschi: “Academy Sesa-Pompea, progetto vincente”

Il Sustinente 2019-20 con i ragazzi dell'Academy
Il Sustinente 2019-20 con i ragazzi dell'Academy

SUSTINENTE L’annata del Basket Sustinente si è chiusa, come per tutte le società di basket, con largo anticipo. Ma per una società come la Sesa, che porta avanti il progetto Academy con la Pallacanestro Mantovana, volta a dare spazio e possibilità di crescita ai talenti del territorio, è molto importante tirare le somme per capire se veramente si è dato questo spazio ai giovani talenti e con che risultati. E le cifre che emergono da questa valutazione sono più che lusinghiere, se valutate all’interno di un progetto che partiva fin da subito con l’obiettivo non delle vittorie sul campo, ma della crescita dei giovani giocatori. E in questo senso le cifre dicono molto dei risultati raggiunti: la squadra, a parte il capitano Matteo Nizzola, è composta tutta da millennials delle annate dal 2001 al 2003. Non vi è nessuna squadra, e le cifre che vedremo lo dimostrano, che abbia messo in campo un tale vivaio. Che l’obiettivo sia stato perseguito lo dimostrano prima di tutto i minutaggi dei giocatori: vicini ai 30 minuti a partita per alcuni di essi, superiori ai 20 minuti a serata per quasi tutti. Partendo dai giocatori più giovani (16-17 anni) dell’anno 2003: Riccardo Prati  (di formazione San Pio X Mantova) si posiziona primo in classifica in C Gold per quel che concerne i 2003 con 4.8 punti di media. Il neoacquisto degli Stings   Moustapha secondo con 4.1 punti. Infine Cesare Cattini  (anch’egli prodotto del San Pio X Mantova) è quarto con 1.0 punto a partita, ma limitato da molti infortuni. Per il 2002, Il poggese  Tognoni, dopo aver trascorso ottime annate nel settore giovanile della Fortitudo Bologna, ha sposato la causa del Sesa, producendo 6.3 punti ad allacciata, quinto 2002 di tutta la C Gold: quest’annata è guidata dai giovani nazionali dell’ABC Cantù, squadra leader in Italia nel settore giovanile. Tra i 2001, i più “anziani”, partendo dai due talenti in doppio tesseramento tra Sustinente e Pompea Mantova, Andrea Epifani è stato il 18° marcatore assoluto di tutta la Gold lombarda con 15.7 punti di media e Andrea Colussa  si è rivelato uno dei giocatori interni più interessanti del girone Est: 12.1 punti a serata, 14° di tutta la Gold tra i giocatori (under e non) nel suo ruolo (ala forte/centro). Sempre nel 2001, ma tra i giocatori provenienti dai vivai della zona, Matteo Pasquino  (classe 2001) ha prodotto 6.1 punti di media, terzo di tutta la C Gold per annata, dietro solamente a Epifani e ai due cremonesi Kristofers Strautmanis e Giovanni Ragagnin. Fabio Ferrari, prodotto del locale vivaio di Sustinente, ha realizzato 5.0 punti di media, piazzandosi al 7° posto tra i 2001. Kevin Campostrini, come Pasquino alla sua prima stagione di C Gold, ha purtroppo riscontrato diversi problemi fisici dovuti alla crescita di statura, potendo scendere in campo solamente in 13 gare e producendo 3.0 punti a serata, 12° tra i 2001. Diversi guai fisici anche per Alessandro Basaglia: in 8 partite, 2.0 punti di media, 15° tra i 2001. Citazioni a parte per il capitano  Matteo Nizzola  (classe 1999), il più “anziano” della squadra ha prodotto 3.6 punti, ritagliandosi un ruolo importante per quel che riguarda l’aspetto motivazionale  dei compagni. Il neo-arrivato  Alfonso Vesentini  (classe 2003 e di scuola Scaligera Verona) ha da subito mostrato grandi qualità. «Noi abbiamo creduto in questo progetto fin dall’inizio – dicono i due presidenti, Adriano Negri della Pallacanestro Mantovana e Carlo Ramaschi della Sesa – e paradossalmente il mancare dei risultati del campo ci ha confortato nel seguire gli obiettivi che avevamo. I ragazzi hanno avuto spazio, hanno capito cosa voleva dire essere seguiti da uno staff tecnico di professionisti. Ora ci sono altre cose a cui pensare, ma andremo avanti con questa idea». Anche Matteo Cassinerio, che ha seguito in prima persona il progetto insieme all’head coach Stings Alex Finelli, ha grande fiducia: «Ho visto ragazzi per tutta la stagione con grande voglia di migliorarsi e di lavorare, che non si sono mai abbattuti per sconfitte anche pesanti, ma che sono tutti giocatori diversi da quelli che hanno cominciato la stagione: più convinti del proprio talento e consapevoli della necessità di lavorare per svilupparlo al meglio. L’anno prossimo sarà una grande stagione, e molti dei ragazzi saranno ancora del gruppo».