Calcio a 5 serie A1 – Il Saviatesta cambia casa: giocherà al PalaSguaitzer

Mantova Per un’A2 che se ne va, quella degli Stings, un’A1 che potrebbe tornare. Quella del Saviatesta. La formazione cittadina di calcio a 5 è in piena corsa per il ripescaggio nella massima serie, dopo la rinuncia del Real San Giuseppe e il no secco da parte del Padova e della Lazio. La Divisione in settimana ha dato il via libera alla società biancorossa, che sta sistemando tutti i pezzi del puzzle per poter formulare entro il 5 luglio la domanda.
Lo scoglio principale è quello del campo di gioco, ma nelle ultime c’è stata una svolta importante. Nelle scorse settimane avevamo parlato della vicenda NeoLù con il cambio di gestione in mano ad High Five. I contatti con il sindaco Mattia Palazzi per sciogliere un nodo ancora irrisolto, per evitare di perdere una grande occasione come l’A1. Con l’uscita di scena degli Stings, il San Lazzaro è disposto a spalancare le porte del PalaSguaitzer al Saviatesta. Nelle ultime ore si sono intensificati i contatti tra Angelo Valenza e Cristiano Rondelli. Questa sarebbe una soluzione perfetta per il futsal biancorosso, che avrebbe così una nuova casa. Molto più accogliente, anche se andrebbero fatte delle piccole modifiche per rispettare i paletti imposti dalla Divisione, compresi quelli per le riprese televisive e il maggior numero di posti a disposizione dei tifosi, i quali hanno accolto con grande soddisfazione la possibilità di un ritorno in A1. All’interno dell’impianto di Borgochiesanuova dovranno essere fatte comunque delle modifiche, con l’installazione di reti dietro le porte oltre a segnare il campo correttamente. Da domani il Saviatesta dovrà stringere i tempi anche col Comune, che ha già dato l’ok di massima per il trasferimento al PalaSguaitzer.
Sul fronte tecnico, l’intento della società biancorossa è quello di trovare una collaborazione con il Mantova 1911, che si allena tra l’altro a poche centinaia di metri dal PalaSguaitzer. Possibile a breve un incontro tra le due società per capire se e come potranno esserci sviluppi.
Tommaso Bellini